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Comunicato: Anche gli Amici di Ponte Carrega hanno aderito all’iniziativa di Salviamo il Paesaggio e saremo presenti alla marcia per la Terra di domenica 21/04 – >> Link per scaricare il programma <<

Piazza Adriatico 4 novembre 2011

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In fondo a questo post un eccezionale video segnalato da un nostro simpatizzante, qui non ci sono fiumi o torrenti da mettere “in sicurezza”, come per il Rio Mermi, qui c’è solo la pioggia di un violento nubifragio che si abbatte su un territorio cementificato e impermeabilizzato, non ci sono scolmatori o altre opere idrauliche possibili per fermare questi eventi, occorre un modo diverso di costruire e intendere il territorio, occorre che i cittadini imparino misure di auto-adattamento. Il video si riferisce a Genova Borgoratti, un bacino idrografico che in linea d’aria dista c.a. 2 km dal nostro quartiere di Ponte Carrega.

Dopo questo evento il Presidente del Consiglio dei Ministri, in relazione alle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni 4 all’8 novembre 2011 nel territorio della Regione Liguria e Piemonte, ha proclamato lo stato di emergenza, ma il cantiere per Bricoman è andato avanti come se nulla fosse successo, ha proceduto allo sbancamento della collina anche se a 200 m le famiglie ancora oggi devono evacuare le loro case in stato di allerta idrogeologica I e II, (provvedimento N. 2012-POS.274 del 28/08/2012), non sarebbe stato il caso di fermare i lavori e applicare un principio di precauzione? Rivedere il progetto in modo da non togliere ulteriori spazi verdi e procedere a ulteriori opere di impermeabilizzazione del suolo?
Pensate se si presentasse oggi lo stesso nubifragio a Ponte Carrega dopo lo sbancamento della collina, cosa succederebbe in Piazza Adriatico o a Ponte Carrega? un valanga di fango e melma? Cosa sarà di questo quartiere quando gli enormi edifici saranno terminati con frequentazione di migliaia di persone al giorno? Lo chiederemo ai tecnici, dovranno dirci se gli scenari di rischio sono migliorati, o peggiorati a seguito del proseguimento dei lavori.  Ai tecnici l’ardua sentenza, noi cittadini volgiamo essere tutelati! D’altra parte come possiamo essere rassicurati se la stessa amministrazione che si è adoperata per la variante del PUC per agevolare questo progetto, ha esponenti indagati dalla Procura di Genova per i reati di calunnia e falso in concorso proprio nell’ambito dell’inchiesta sull’alluvione a Genova del 4 novembre 2011?  Forse le stesse procedure o norme che regolamentano il settore delle costruzioni di questi edifici sono superate e non sono più idonee ad affrontare l’inasprimento delle condizioni climatiche, ma in questo caso occorrerebbe intervenire subito, il progetto si potrebbe ancora rivedere proprio in funzione di queste considerazioni.

Borgoratti 4 novembre 2011 – qui non ci sono torrenti da “mettere in sicurezza”

Comunicato:  Luca Mercalli, presidente di Nimbus, rispondendo a una nostra e-mail ci ha inviato questo >>link<< dove è possibile apprendere alcune misure di autoprotezione, lo ringraziamo per l’interessamento.