

In attesa della pubblicazione del video del convegno, ecco alcuni momenti riguardanti l’evento del 19 maggio scorso, la presentazione del “Terzo rapporto sulle Città in Italia” di Urban@it, centro nazionale di studi per le politiche urbane, organizzato dagli Amici di Ponte Carrega a Palazzo Ducale in collaborazione con San Marcellino, Ass.Med.Com e Isf Genova e con il patrocinio dell’Università degli studi di Genova e dell’Ordine degli architetti di Genova.
Il rapporto Urban@it del 2018 è intitolato Mind the gap. Il distacco tra politiche e città. Sul sito di Urban@it sono disponibili i background papers: https://www.urbanit.it/rapporti-annuali/
La prima parte della mattinata si è svolta con l’introduzione di Fabrizio Spiniello, presidente dell’Associazione Amici di Ponte Carrega a cui è seguito l’intervento del vice Sindaco di Genova, Stefano Balleari. Sono poi intervenuti i docenti dell’Università degli studi di Firenze, Massimo Morisi e Camilla Perrone e di Avanzi, sostenibilità per azioni-Milano, Claudio Calvaresi.
Nella seconda parte della mattinata il focus si è poi spostato sulle politiche urbane genovesi grazie alla tavola rotonda condotta dal giornalista de La Repubblica Marco Preve a cui hanno partecipato il prof. Lombardini in rappresentanza dell’Università degli studi di Genova (era assente il prof. Bobbio inizialmente indicato dal Dipartimento), il prof. Gastaldi dell’Università IUAV di Venezia e l’arch. Stefano Sibilla, vice presidente dell’Ordine degli architetti di Genova.
Le associazioni e i comitati che si sono iscritti al gruppo di lavoro su Urban@it si incontreranno il 23 maggio e il 4 giugno prossimi per preparare l’evento del pomeriggio di lunedì 11 giugno nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi: in questa occasione, in cui sarà presente il prof. Morisi di Urban@it, le associazioni e i comitati presenteranno un breve documento di rielaborazione di quanto ascoltato all’incontro del 19 maggio al Ducale e lanceranno una proposta di lavoro aperta alla cittadinanza e alle associazioni per parlare del futuro della nostra città e delle sue periferie.
Vi aspettiamo alle ore 17:00 di lunedì 11 giugno in Via Garibaldi 9 per iniziare questo percorso di riflessione sulla città!
L’associazione Amici di Ponte Carrega quest’anno ha voluto essere protagonista di un importante evento culturale proponendo a Genova la presentazione del “Terzo Rapporto sulle Città” di Urban@it, Centro nazionale di studi per le Politiche Urbane, edito da Il Mulino editore di Bologna (sarà possibile acquistare il dossier durante l’evento).
Urban@it è un’associazione composta da tredici università italiane (non c’è Genova al momento) e si candida a costruire e consolidare un rapporto forte e di reciproca alimentazione tra il mondo della ricerca, il mondo delle istituzioni, il mondo produttivo e la cittadinanza attiva attorno al tema delle politiche urbane. Esso aspira a qualificarsi come think tank a servizio delle città e in primo luogo della pubblica amministrazione, proponendosi di convogliare la ricerca, universitaria e non, al fine di alimentare programmaticamente l’innovazione nelle politiche pubbliche. Questa iniziativa nasce in sintonia con la rinnovata attenzione verso i temi urbani che si registra in ambito internazionale. Nell’ottobre 2016 si è tenuto a Quito (Ecuador) Habitat III, la terza grande conferenza dell’ONU sugli insediamenti umani, mentre il 30 maggio 2016 è stato sottoscritto il Patto di Amsterdam sulla Agenda urbana per l’Unione Europea.
Il rapporto Urban@it del 2018 è intitolato Mind the gap. Il distacco tra politiche e città.
La prima parte della mattinata dalle 9:30 alle 10:45, dopo l’introduzione di Fabrizio Spiniello della Associazione Amici di Ponte Carrega, sarà dedicata alla presentazione del rapporto 2018. Per Urban@it parteciperanno il prof. Morisi, docente in Scienze dell’Amministrazione a Firenze, la prof.ssa Perrone, professore associato di Tecnica e Pianificazione urbanistica dell’Università degli Studi di Firenze e il dott. Calvaresi, senior consultant presso Avanzi Milano.
Dalle 10:45 e fino alle 13.00 è prevista invece la tavola rotonda “Le politiche urbane genovesi” a cui parteciperanno: Francesco Gastaldi, docente di Urbanistica dello Iuav di Venezia, l’arch. Sibilla, in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti di Genova, un rappresentante della Amministrazione comunale (ancora da definire) e Roberto Bobbio, docente di Urbanistica del Dipartimento di architettura e design della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova, oltre ai tre rappresentanti di Urban@it. La tavola rotonda sarà condotta dal giornalista de La Repubblica Marco Preve.
L’intento della mattinata è duplice: da una parte presentare il rapporto Urban@it, dall’altra portare l’attenzione sulle periferie e i quartieri genovesi attraverso il coinvolgimento di esperti e docenti di altissimo livello.
Inoltre in questa occasione vogliamo lanciare una proposta di lavoro per avviare una riflessione propositiva da parte di rappresentanze di base dei cittadini, associazioni e comitati. A questo scopo proponiamo alle associazioni e ai gruppi informali di cittadini dei quartieri un breve percorso di lavoro cooperativo.
Ogni gruppo/associazione interessata, tra quelle a cui è stato proposta l’idea, dovrà garantire la partecipazione con almeno uno o due rappresentanti all’evento del 19 maggio mattina iscrivendosi entro il 14 maggio 2018 inviando una mail a info@amicidipontecarrega.it .
Non è previsto alcun costo.
In base al numero delle iscrizioni ricevute si verificherà la possibilità di avvio del percorso (numero minimo 10 gruppi/associazioni) e si formeranno i gruppi di lavoro sui seguenti ambiti: Territorio – Sociale – Salute – Sport – Cultura e verranno comunicati agli iscritti. Chi si iscrive deve lasciare un recapito e indicare 3 ambiti dei 5 di cui sopra, in ordine di gradimento.
L’Associazione di Mediazione Comunitaria metterà a disposizione un facilitatore per ogni gruppo di lavoro per aiutarlo a lavorare sul proprio tema nei modi che i membri sceglieranno (riunioni – social – ecc…)
Ogni gruppo dovrà preparare un intervento propositivo sul proprio tema, a partire da quanto ascoltato la mattina del 19 maggio, della durata di 15/20 minuti , nel quale riassumere le proposte e le considerazioni fatte nel gruppo di lavoro. L’idea che sta alla base di questo lavoro è quella di evitare un mero elenco di lamentazioni ma di concentrarsi sugli interessi e gli obiettivi comuni sforzandosi di andare oltre alle problematiche della singola parte di territorio da cui provengono.
Gli interventi saranno presentati in un ulteriore seminario previsto per il pomeriggio di lunedì 11 giugno presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, alla presenza del professor Morisi della rete di Urban@it e al quale saranno invitate a partecipare anche le istituzioni comunali.
L’evento si terrà sabato 19 maggio dalle 9:30 alle 13:00 presso la Sala del Camino di Palazzo Ducale ed è stato organizzato dagli Amici di Ponte Carrega in collaborazione con Urban@it, con la Fondazione San Marcellino, la Associazione di Mediazione Comunitaria, Isf Genova e la Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale. E’ patrocinato dall’Università degli Studi di Genova e dall’Ordine degli Architetti di Genova.
https://www.urbanit.it/genova-19-maggio-presentazione-del-terzo-rapporto-di-urbanit-mind-the-gap-il-distacco-tra-politiche-e-citta-ed-il-mulino/
https://www.urbanit.it/
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Danilo De Luise: Responsabile dei servizi alla persona dell’Ass. San Marcellino di Genova e delle attività culturali della Fondazione San Marcellino ONLUS. Laurea in servizio sociale, formazione in mediazione familiare-sistemica e gestione e trasformazione dei conflitti (presso il Nuovo Centro Gregory Bateson, ch’è parte dell’Ass. Internazionale Mediatori Sistemici, e presso la Scuola di Psicologia di Comunità Ecopoiesis). Ha ideato due progetti europei e ne ha coordinati tre. Per dieci anni ha progettato ed è stato responsabile del corso “Operare con le persone senza dimora”, organizzato dalla Fondazione San Marcellino in collaborazione con l’Università di Bologna. Collabora da dieci anni con Mara Morelli nella presentazione di paper a convegni nazionali e internazionali, curatele, progetti di ricerca e comitati scientifici di congressi. Sta coordinando e realizzando il progetto genovese di mediazione comunitaria. Fa parte del comitato scientifico della rivista Cuadernos de Trabajo Social della Universidad Complutense di Madrid.
Mara Morelli: Interprete di conferenza e libera professionista in questo settore dal 1991 al 2003, è stata professore a contratto a invitata in diverse università italiane e straniere per corsi e seminari di interpretazione, traduzione e mediazione. Dottore di ricerca in Traduzione e Interpretazione presso l’Università di Granada, con una tesi sulla risoluzione dell’ambiguità nell’interpretazione simultanea spagnolo-italiano, è attualmente ricercatrice presso il Dipartimento di Lingue e Cultura Moderne dell’Università di Genova. Le sue linee di ricerca riguardano l’interpretazione e la mediazione, in particolare nel campo delle lingue, e la comunicazione e la mediazione in ambito sanitario e giuridico. Lavora a un progetto sul territorio genovese di mediazione comunitaria.
Massimo Morisi: Ordinario di Scienza dell’amministrazione presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Firenze, ha insegnato nelle Università di Catania, Messina, Madrid, Parigi, Barcellona e in diversi atenei dell’America Latina, svolgendo attività didattica in particolare nelle discipline di analisi delle politiche pubbliche, progettazione delle politiche territoriali, costruzione e gestione di processi partecipativi e di mediazione del conflitto locale, e nelle tecniche di valutazione dell’azione amministrativa. Nominato dal Presidente della Regione Toscana garante per la comunicazione e la partecipazione nel governo del territorio, è membro del Comitato Scientifico del Centro interuniversitario di Scienze del Territorio, presidente del corso di laurea in Scienze politiche dell’Università di Firenze e coordina il Master di primo livello in Progettazione e gestione dei processi partecipativi, che ha contribuito ad attivare in collaborazione con l’Università degli Studi di Pisa, l’Università degli Studi di Siena, l’Università per stranieri di Siena, l’Istituto Italiano di Scienze Umane, la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Scuola Superiore S. Anna di Pisa.
Partecipare è un diritto ma è soprattutto un dovere del cittadino. Ogni cittadino è chiamato a rispondere di fronte a questa responsabilità comune nella cura della Cosa Pubblica e del territorio. Per agire in modo consapevole dobbiamo avere a disposizione una “cassetta degli attrezzi” fatta di strumenti e conoscenze che possano permetterci di incidere nelle scelte di Governance. Nasce qui l’esigenza di parlare di questi temi in questo ciclo di incontri di formazione e scuola di cittadinanza!
Venerdì 15 ne parliamo insieme al prof. Massimo Morisi e agli altri relatori dell’incontro: conosceremo l’esperienza delle reti di cittadini delle periferie milanesi e di come sono nati i Contratti di Quartiere e le biblioteche di Quartiere con Claudio Calvaresi. Ci racconterà alcune esperienze di riuso di spazi pubblici abbandonati. Insieme a Ramon Alzate scopriremo invece come si può affrontare il conflitto attraverso la mediazione e attraverso esempi di buone pratiche in giro per l’Italia e per il Mondo.
Ad Aprile in Val Bisagno si parlerà di partecipazione dei cittadini alla gestione del territorio. Lo faremo insieme ad altre associazioni e comitati della vallata riuniti in rete e lo faremo insieme ad esperti e docenti universitari delle università di Firenze, Genova, Milano (Politecnico) e Bilbao (Spagna). Gli incontri avranno una forma interattiva con il pubblico: non si sono voluti organizzare seminari cattedratici o lezioni magistrali ma incontri volti alla formazione e al confronto tra tutti i soggetti coinvolti. Per questo motivo i seminari sono rivolti a tutti, studenti, cittadini, associazioni, professionisti e politici.
Abbiamo scelto due luoghi simbolo: un municipio, per sottolineare il legame con uno dei luoghi simbolo del dibattito politico sul territorio e una scuola, per sottolineare la necessità di formazione di noi tutti e l’importanza dell’istituzione scolastica nella formazione dei cittadini.
Qui di seguito trovate il calendario degli incontri, vi aspettiamo!
Guarda <qui il calendario dei seminari>
NUOVE MANI NELLA CITTÀ, ciclo di incontri sulla gestione responsabile della città
GENOVA E I SUOI QUARTIERI COME RESPONSABILITÀ COMUNE
Venerdì 1 Aprile 2016
“Il governo della città”. Ovvero: “Genova come destino comune” (M. Morisi)
Sala Consiliare Municipio IV Media Val Bisagno, Piazza dell’Olmo 3, ore 18:00-20:00
Giovedì 7 Aprile 2016
“La città nelle mie mani”. Ovvero: “La partecipazione dei cittadini nella formazione e nella messa in opera delle politiche locali.” (M. Morisi)
Sala Consiliare Municipio IV Media Val Bisagno, Piazza dell’Olmo 3, ore 18:00-20:00
Venerdì 15 Aprile 2016
Il valore dei luoghi. Ovvero, “La città come Bene Comune” (C. Calvaresi, R. Alzate, M. Morisi)
Aula Magna Istituto Secondario Superiore Firpo-Buonarroti, Via Canevari 51, ore 18:00-20:00
Giovedì 21 Aprile 2016
“La città come responsabilità comune” (M. Morelli, M. Penco, L. Borzani)
Aula Magna Istituto Secondario Superiore Firpo-Buonarroti, Via Canevari 51, ore 18:00-20:00
I seminari sono condotti da docenti delle università di Firenze, Milano (PoliMI), Genova e Bilbao (SP):
Ramon Alzate professore di Mediazione, Educazione e Conflitto alla Università dei Paesi Baschi di Bilbao.
Claudio Calvaresi professore di Urban Conflicts Analysis al Politecnico di Milano.
Mara Morelli professoressa di Iberistica all’Università di Genova, è presidente della Associazione di Mediazione Comunitaria di Genova.
Massimo Morisi garante della Partecipazione della Regione Toscana, è professore di Scienza Politica e Scienza della Amministrazione all’Università di Firenze.
Monica Penco si occupa di procedure deliberative e partecipative presso il Dipartimento di
Scienza Politica dell’Università degli Studi di Genova.
Luca Borzani presidente Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale
Gli obiettivi dei seminari
Capire il reale significato del partecipare. Formare cittadini consapevoli dei propri mezzi e attivi nella gestione del territorio, emanciparli dal ruolo di spettatori per renderli attori delle trasformazioni della città. Apprendere le buone pratiche di governo del territorio al di fuori di Genova e della Liguria. Conoscere modelli positivi di gestione partecipata del territorio e delle periferie nel resto del Mondo. Risolvere le controversie evitando lo scontro.
Dove
La Val Bisagno. Perché, destati violentemente dall’alluvione, abbiamo reagito creando una rete territoriale di cittadini, associazioni e comitati, alla ricerca di nuovi strumenti di governo del territorio.
Per chi
I seminari sono indirizzati a tutti, cittadini, politici, associazioni, professionisti e studenti; sono svolti in forma interattiva con il pubblico e stimolano il confronto e il dialogo. Viene consegnato un attestato di partecipazione con almeno 3/4 delle presenze.
Le associazioni e i comitati organizzatori:
Associazione Amici di Pontecarrega
Attac – genova
Associazione di Mediazione Comunitaria – Genova
Associazione Comitato Acquasola
Comitato Contro la Cementificazione di Terralba
Comitato Gino Benazzi
Comitato Via Montello
FIAB Genova – Amici della Bicicletta
Forum dei beni comuni Genova
Ghettup Tv
Giovani Urbanisti
Gossypium
Gruppo per la riqualificazione dell’ex mercato di corso Sardegna
Ingegneria senza Frontiere –Genova
Legambiente- Circolo Nuova Ecologia
Comitato Protezione Bosco Pelato
Per approfondimenti ed iscrizione ai seminari:
e-mail segreteria: memoriabisagno@gmail.com
referenti: Fabrizio Spiniello 3492377545, Laura Tubelli 3483545816
Pubblichiamo il primo video del ciclo di incontri “Noi di Val Bisagno, alla scoperta della bellezza“. La conferenza è stata tenuta dal prof. Diego Moreno sul tema degli “aspetti ambientali dell’agricoltura di villa” giovedì 8 ottobre presso la Sala consiliare del Municipio III Bassa Val Bisagno.
Si ringrazia Riccardo Costa per le riprese.
Il prossimo incontro è previsto Giovedì 22 ottobre alle ore 16:00 presso il Centro Terralba 4R. L’arch.Matteo Marino parlerà delle chiese barocche della Val Bisagno.
Riparte il ciclo di incontri e visite alle bellezze della Val Bisagno organizzato dal Centro Culturale Terralba! Si ricomincia Giovedì 8 ottobre alle ore 16:00 presso la Sala Consiliare del Municipio III Bassa Val Bisagno con la conferenza dal titolo: “Gli aspetti ambientali dell’agricoltura di villa”, a cura del prof. Diego Moreno.
Anche la Associazione Amici di Ponte Carrega partecipa e aderisce a questa ricerca sulle evidenze storiche e le trasformazioni avvenute in Val Bisagno insieme alla Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale.
Qui il programma della seconda sessione di incontri fino a maggio 2016: http://www.palazzoducale.genova.it/noi-di-val-bisagno/
Pubblichiamo foto e video del convegno tenutosi Venerdì 27 marzo in una gremitissima Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, a dimostrazione del fatto che il tema è di molto interesse per la cittadinanza. Per le riprese e il montaggio video si ringrazia Ghettup TV, la televisione di quartiere del Ghetto. Si ringraziano inoltre, oltre al pubblico numeroso e attento, la Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale, la Fondazione San Marcellino Onlus, la Associazione di Mediazione Comunitaria di Genova, La Associazione Giovani Urbanisti, Incontri in Città, il professor Rosso del Politecnico di Milano, la professoressa Morelli dell’Università di Genova e il prof. Morisi dell’Università di Firenze. Si ringrazia anche la prof.ssa Marianella Sclavi per il video che purtroppo per un problema al cavo audio non siamo riusciti a mandare in onda durante il convegno e che pertanto pubblichiamo i questo post. Ringraziamo inoltre i membri delle associazioni e dei comitati cittadini e nazionali che hanno partecipato all’evento e risposto con entusiasmo al bisogno di partecipazione che questa città chiede oramai con forza e determinazione!
Qui di seguito riportiamo il documento condiviso dalla Associazione Amici di Ponte Carrega durante l’introduzione del convegno:
<<Dopo il convegno dell’11 gennaio è sorta in noi l’esigenza di approfondire il tema della Partecipazione e quindi di incontrarci una seconda volta, in una data abbastanza ravvicinata, per discuterne più approfonditamente insieme a chi potrà darci spunti su cui riflettere, sia a livello generale che per il caso concreto del nostro quartiere e quindi nel nostro caso specifico, per l’area ex Guglielmetti. Le ex Officine sono un ex spazio pubblico venduto dal Pubblico ai privati di Coop Liguria per fare cassa senza aver però tenuto conto di una qualche pianificazione armonica col contesto circostante di ciò che sarà l’impatto del nuovo insediamento sul futuro della vallata: anche le aree private secondo noi non devono sottrarsi al loro contesto pubblico. Qualcuno potrebbe dire che per questi ragionamenti è ormai troppo tardi, queste rivendicazioni andavano fatte nel 2010 quando le aree furono cedute dal pubblico al privato. Ma il discorso secondo noi non è ancora chiuso, da allora il proponente ha richiesto una variante al piano urbanistico per poter costruire su quelle aree un albergo molto impattante che al momento della vendita non era previsto. La variante al piano urbanistico deve ora passere da un approvazione del Consiglio Comunale. Si ripropone quindi una riflessione di rilevanza pubblica a cui noi chiediamo il diritto di poter partecipare con le nostre idee, il nostro contributo e le nostre critiche ad un processo di trasformazione che riguarda tutti e non solo il privato proprietario di quella specifica area. Per questo caso i proponenti, il comune e il municipio affermano che il percorso di partecipazione sia già stato effettuato. Non e’ cosi: dobbiamo distinguere ciò che è una semplice presentazione di un progetto in un’ assemblea pubblica da un reale percorso di condivisione di un progetto con il territorio e con tutti i portatori di interesse in un percorso definito e normato da regole. Crediamo sia necessario far crescere il dibattito sulla partecipazione, un tema vitale per la nostra città e per la nostra democrazia. Città è la metafora di Democrazia: la Città esiste nella misura in cui i suoi cittadini si riappropriano di essa, la democrazia esiste solo se i cittadini la fanno vivere contribuendo al dibattito e al confronto. Altrimenti avremo una città-cimitero e una democrazia altrettanto morente. Ecco perchè insistiamo nel dire che il tema della partecipazione sia vitale per la nostra democrazia e per la nostra città e perchè riteniamo sia un tema da affrontare sia da un punto di vista culturale, come stiamo facendo oggi, sia da un punto di vista giuridico che si concretizzi alla fine con una legge regionale sulla Partecipazione. Le scelte per lo sviluppo di questa città e di questa regione passano attraverso il contributo che i cittadini sapranno dare al dibattito politico e analogamente allo spazio che la politica darà loro, al di là dei soliti proclami pre elettorali, lasciando da parte (e questa è la parte forse più complicata) l’ autoreferenzialità e la scarsa capacità di ascolto e di autocritica della classe dirigente e politica. I cittadini esprimono una necessità, una volontà di intervenire nella trasformazione della città : forse non sempre hanno ragione ma crediamo che ci siano comunque sempre ragioni (e argomenti) da ascoltare. Il loro contributo creativo può trovare soluzioni concrete e alternative a quelle che la politica ci impone spesso senza cognizione di causa e senza l’ascolto del territorio. Siamo in una fase storica “interessante”, come direbbe un caro amico presente qui in sala oggi. La questione chiave, in questa disaffezione verso la democrazia rappresentativa, è la ricostruzione del concetto di cittadinanza inteso come quel processo che sappia legittimare le esigenze collettive espresse dai cittadini stessi. Questo processo secondo noi può essere solo la concertazione e la partecipazione condivisa “dal basso ”delle decisioni e può essere, a nostro modo di vedere, solo un elemento di arricchimento e di rinascimento sia per le nostre Città che per la nostra Democrazia>>.
Grazie a http://ghettuptv.net/ per le riprese
La nostra associazione è stata scelta fra i molti comitati europei e italiani per porgere i saluti ai partecipanti del X Congresso Mondiale di Mediazione che si sta svolgendo al Palazzo Ducale di Genova, prima volta in Europa.
Per noi è stato un grande piacere aver avuto modo di porgere i nostri saluti a un Convegno così importante. Siamo presenti al Convegno dopo due anni di inteso lavoro alla ricerca di nuovi mezzi di comunicazione e di mediazione per: salvaguardare, proteggere, valorizzare il nostro territorio.
Ecco le riprese durante la proiezione del video nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale
Qui sotto postiamo il video proiettato
Il percorso intrapreso due anni fa con la piattaforma della mediazione si appresta a vivere un passaggio di straordinaria importanza.
Al Palazzo Ducale di Genova dal 22 al 27 settembre il X Congresso Mondiale di Mediazione: “una via verso la cultura della pace e la partecipazione comunitaria” di cui sono organizzatori la Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale, la Fondazione San Marcellino e l’Università degli Studi di Genova.
La Associazione Amici di Ponte Carrega parteciperà attivamente ai lavori del Congresso Mondiale sia grazie ai workshop tenuti da esperti internazionali sul tema della mediazione, sia grazie ad iniziative che via via vi presenteremo e che saranno svolte sul nostro territorio o saranno dedicate al nostro territorio. Inoltre la nostra associazione avrà uno spazio dedicato nello spazio poster e comunicazioni e in questo ambito presenteremo la nostra attività e il nostro approccio con la mediazione.
L’evento approda per la prima volta in Europa, a Genova, da molti anni una delle piattaforme di maggior studio e interesse per i temi della mediazione. Noi ci siamo avvicinati a questo progetto più di due anni fa. Un giorno d’autunno comparve per Ponte Carrega e Piazza Adriatico un manifesto dal titolo curioso: “Viva la Piazza Viva” e poi la data e l’orario dell’incontro organizzato dai mediatori. Allora era per noi una realtà non conosciuta ma quel volantino ci colpì: un quartiere vivo era quello a cui anche noi puntavamo,ad un anno dall’alluvione del 4 novembre e sommersi dal cemento delle operazioni speculative incominciate nel nostro quartiere dopo l’alluvione. Così incominciò la nostra avventura con la piattaforma genovese di mediazione: insieme a noi furono coinvolti gruppi di altre realtà genovesi, di periferie (Sampierdarena,Certosa) e del centro storico “periferico” (San Bernardo, si può essere periferie anche in centro). Alcuni esperti, che oggi sono tra i congressisti del congresso che si apre la prossima settimana, giunsero appositamente da ogni angolo del globo,dalla Spagna al Sudamerica, in periodi differenti, per offrirci formazione e il loro contributo in termini di contenuti e di esperienza umana. Così abbiamo fatto tesoro degli incontri con Ramon, mediatore nei conflittuali Paesi Baschi e con Graciela, professoressa di Città del Messico, alle prese con le periferie di una delle città più difficili del globo.
Abbiamo fatto tesoro dei loro racconti che ci hanno arricchiti e hanno dato forza alle nostre lotte che non sono poi così distanti dalle lotte intraprese dai cittadini di tutto il mondo in un momento di forte crisi delle democrazie occidentali, dettato da una crisi del sistema rappresentativo: l’istanza comune che viene fuori dalle esperienze di Argentina e Messico è la stessa di Ponte Carrega e di altri chissà quante altre centinaia di simili esperienze in giro per l’Italia e l’Europa. I cittadini ci sono, non stanno alla finestra e vogliono partecipare ai cambiamenti, senza rimanerne spettatori passivi che delegano la loro vita e le proprie facoltà di scelta ai loro rappresentanti. La mediazione è lo strumento che fa fare il salto di qualità a queste istanze genuine e vitali. Mediare significa risolvere i contrasti e le controversie prima ancora che queste sorgano.
Gli strumenti della mediazione sono il dialogo e la competenza (la preparazione), ma anche la libertà di fare un passo indietro e di ascoltare l’interlocutore, capire la sua posizione e le sue esigenze. Mediare non significa arrivare a un compromesso ma giungere a una soluzione condivisa: così si supera la “democrazia per alzata di mano”con cui si rischia di lasciare una parte soccombente e una vincitrice e in cui la vittoria di uno può rappresentare la sconfitta dell’altro.
O si vince tutti assieme o si perde tutti assieme: è un ritrovare il senso di Comunità e il senso di civiltà superando il concetto stesso di minoranza. Allo stesso tempo abbiamo imparato a superare il concetto di periferia: innanzitutto abbiamo appreso che la periferia può esistere anche in centro (San Bernardo, Ghetto) e quindi abbiamo scoperto che questo concetto sia soprattutto uno stato mentale piuttosto che fisico. Essere periferia significa riconoscere con dignità il proprio ruolo e allo stesso tempo fare di questo ruolo una risorsa e non un fardello. Siamo periferia e siamo contenti di esserlo perchè anche la periferia, che ci crediate o no, ha i suoi pregi e la sua Bellezza. Riprendendoci il nostro ruolo nella città abbiamo quindi rifiutato il connottato settario del termine “periferia” così come inteso dal “centro” e lo abbiamo trasformato in qualcosa di positivo. Sono anche le esperienze vissute nel quartiere che fanno la bellezza del luogo; imparando a mediare stiamo imparando a difenderle!
Viva la Piazza Viva!
La nostra associazione è tra le Istituzioni Aderenti, al fianco di università e fondazioni di chiara fama: http://congresodemediacion.com/mdl/it-istituzioni-aderenti.html
Con gioia e spirito di apprendere e di arricchimento delle nostre competenze ed esperienze vi invitiamo a venirci a trovare al Congresso. Qui trovate il programma completo:http://congresodemediacion.com/mdl/index-it.html