Qualche tempo fa, sul gruppo facebook C’era una volta Genova (per opera del sig. Cesare Maria Vecchi e della sig.ra Raffaella Amina Bisio, che ringraziamo) sono state pubblicate queste foto tratte dal Bollettino Municipale del Comune di Genova pubblicato nel novembre del 1928.
Si tratta delle cosiddette “baracche” di Ponte Carrega, costruite nel 1928 per, come si legge nell’articolo, gli sfrattati:
Oggi, il 4 febbraio 2013 – 2015 – l’associazione Amici di Ponte Carrega compie ufficialmente due anni.
In realtà l’aggregazione di cittadini attivi di ponte Carrega e Piazza Adriatico nasce prima, ma il 4 febbraio 2013 viene depositato lo statuto dell’associazione dopo aver condiviso il Manifesto.
Poco prima di depositare lo statuto per diventare formalmente “associazione” avevamo lanciato un concorso per scegliere il simbolo. Molte furono le adesioni, la scelta fu difficile. Il logo di Eugenio Bracco fu scelto come il migliore in grado di rappresentare con semplicità il nostro motivo di essere, la nostra narrazione. Il Sito web non esisteva ancora.
Per ricordare questo importante evento ecco a voi la presentazione di “TUTTI I LOGHI“, sono i nostri loghi.
Dopo gli allagamenti provocati dal Rio Torre e dal Rio Mermi il 9 ottobre scorso, il rischio idrogeologico di queste zone è aumentatonella sua componente “geologica” con frane, cedimenti, e manufatti fatiscenti lasciati a marcire in mezzo ai torrenti. Tutto questo è avvenuto con il 60% di pioggia in meno rispetto al 4 novembre 2011, cosa succederebbe in caso di evento critico paragonabile a quello?
Questi dissesti ora gravitano minacciosi dietro l’edificio per il Bricoman e rischiando di riversarsi a valle compromettendo l’efficacia dei nuovi argini che ci dovrebbero mettere in “sicurezza”
La protezione civile impone un continuo stato di allertache ci obbliga a lasciare continuamente le nostre case ogni volta che piove, evidentemente le nuove opere non sono efficaci e il rischio rimane, altro che messa in sicurezza!.
L’esasperazione dei cittadini oggi è esplosa. Ci dispiace per il disagio di coloro che dovevano attraversare queste aree, ma se si continua in questa direzione, non rimarrà altra via: il disagio non sarà solo il nostro perché continueremo a manifestare!
Passeggiata fotografica lungo Viale Gambaro di Montesignano prima dell'inizio dei lavori di "riqualificazione" dell'area.
Il verde che viene mostrato è quello che è stato in parte sbancato o sostituito dal nuovo edificio in costruzione.
Come mostrano le foto, prima dell'intervento l'edificio era molto basso e permetteva una piacevole passeggiata sopra la valletta, senza polveri e fumi ormai dimenticati da vent'anni.
Si auspicava una riqualificazione rispettosa dell'agenda 21, ma ora tutto questo non ci sarà più, il nuovo edificio è uniformemente alto come la massima altezza di quello vecchio, triplicandone la volumetria complessiva, porterà migliaia di automezzi in questa valletta. I percorsi di partecipazione dei cittadini sono stati disattesi. Ascolta la delibera di approvazione, ricorda ogni nome per non dimenticare chi lo ha voluto e chi lo ha contrastato.
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