Wired è una delle riviste più diffuse a livello mondiale, compare anche nel cartone animato americano de I Simpson

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La prestigiosa rivista americana Wired (edizione italiana di dicembre 2014) – dedica un articolo alla nostra città, citando la nostra associazione e il caso di Ponte Carrega. L’articolo evidenzia le contraddizioni tra il voler essere una Smart City e la realtà dei fatti. Un amministrazione indolente che non sa imparare dai propri errori.

(Un articolo a firma della giornalista Carola Frediani, autrice del libro Deep Web)

WIRED

Non è un caso che la famosa giornalista esperta del web e la prestigiosa rivista americana Wired prenda come cattivo esempio il caso di Ponte Carrega per descrivere le contraddizioni di una città che pretende di essere “Smart” ma poi avvalla progetti di trasformazione edilizia devastanti dimostrando in tal senso di navigare a vista senza una effettiva strategia.  Evidentemente l’intervento CoopSette – Bricoman e ora anche Coop Liguria – Talea per le aree delle ex-officine Guglielmetti, rappresentano un caso emblematico non solo per la nostra città ma per il nostro paese: qui si continua a costruire e si è “costruito sul costruito” passando da 15.000 mq a oltre 49.000 mq.

Evidentemente ci sono interessi superiori a uno sviluppo “Smart” della città e questi attori sono in grado di condizionare la politica a loro esclusivo vantaggio, sanno già che i loro progetti hanno la strada spianata.  L’articolo riportato sul XIX secolo di oggi(http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/12/10/ARc5blpC-ultimatum_rimessa_guglielmetti.shtml ) mette in evidenza come ci siano opacità negli  accordi tra la politica di sempre e l’interesse privato di sempre. In particolare per il caso Coop Liguria e le aree delle ex Officine Guglielmetti sembrano essere state vendute con un contratto di vendita che avrebbe al suo interno una clausola con la quale il proponente ora minaccia la restituzione dei soldi se non verrà approvato il suo devastante progetto. Ricordiamo che Coop Liguria, contrariamente ai suoi principi etici di tutela per l’ambiente e del paesaggio, ha presentato un progetto completamente estraneo al contesto in cui si inserisce con una torre alberghiera innalzata davanti al borgo storico di Ponte Carrega e alla chiesa di Montesignano, una struttura di vendita che prevede un enorme parcheggio in copertura che dequalificherà completamente gli insediamenti storici urbani consolidati. Saranno previste migliaia di autovetture che andranno ad aumentare il traffico in queste zone ad alto rischio di inondazione. Una città che non sa valorizzare le sue risorse, svendendo con esse anche la sua memoria storica.

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