Archive for settembre 2014

INVITO A PARTECIPARE

Partecipazione Comunitaria come strumento per la  risoluzione dei conflitti

L’associazione Amici di Ponte Carrega porge i saluti all’apertura dei lavori del X Congresso Mondiale di Mediazione

La nostra associazione è stata scelta fra i molti comitati europei e italiani per porgere i saluti ai partecipanti del X Congresso Mondiale di Mediazione che si sta svolgendo al Palazzo Ducale di Genova, prima volta in Europa.

Per noi è stato un grande piacere aver avuto modo di porgere i nostri saluti a un Convegno così importante. Siamo presenti al Convegno dopo due anni di inteso lavoro alla ricerca di nuovi mezzi di comunicazione e di mediazione per: salvaguardare, proteggere, valorizzare il nostro territorio.

Ecco le riprese durante la proiezione del video nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale

 

Qui sotto postiamo il video proiettato

Workshop in progress!

Workshop in progress! La nostra associazione partecipa a quattro workshop del X congresso mondiale di mediazione, per la prima volta in Europa al Palazzo Ducale di Genova.

Nella foto la presentazione di Mediazione, Partecipazione e Dialogo con la prof.ssa Graciela Frias.

Questa sera dalle ore 19:00 in piazza Adriatico chiacchierata informale aperta a tutti con Graciela Frias (Messico), Leticia Garcia Villalengua( Argentina) e Ramon Alzate (Spagna) dal titolo “Esperienze di mediazione a confronto tra Messico, Argentina, Spagna e…Ponte Carrega!”

SIETE TUTTI INVITATI

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Viva la Piazza Viva! Il Congresso Mondiale di Mediazione sbarca a Genova e la Associazione Amici di Ponte Carrega è Istituzione Aderente!

Il percorso intrapreso due anni fa con la piattaforma della mediazione si appresta a vivere un passaggio di straordinaria importanza.

Al Palazzo Ducale di Genova dal 22 al 27 settembre il X Congresso Mondiale di Mediazione: “una via verso la cultura della pace e la partecipazione comunitaria” di cui sono organizzatori la Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale, la Fondazione San Marcellino e l’Università degli Studi di Genova.

La Associazione Amici di Ponte Carrega parteciperà attivamente ai lavori del Congresso Mondiale sia grazie ai workshop tenuti da esperti internazionali sul tema della mediazione, sia grazie ad iniziative che via via vi presenteremo e che saranno svolte sul nostro territorio o saranno dedicate al nostro territorio. Inoltre la nostra associazione avrà uno spazio dedicato nello spazio poster e comunicazioni e in questo ambito presenteremo la nostra attività e il nostro approccio con la mediazione.

L’evento approda per la prima volta in Europa, a Genova, da molti anni una delle piattaforme di maggior studio e interesse per i temi della mediazione. Noi ci siamo avvicinati a questo progetto più di due anni fa. Un giorno d’autunno comparve per Ponte Carrega e Piazza Adriatico un manifesto dal titolo curioso: “Viva la Piazza Viva” e poi la data e l’orario dell’incontro organizzato dai mediatori. Allora era per noi una realtà non conosciuta ma quel volantino ci colpì: un quartiere vivo era quello a cui anche noi puntavamo,ad un anno dall’alluvione del 4 novembre e sommersi dal cemento delle operazioni speculative incominciate nel nostro quartiere dopo l’alluvione. Così incominciò la nostra avventura con la piattaforma genovese di mediazione: insieme a noi furono coinvolti gruppi di altre realtà genovesi, di periferie (Sampierdarena,Certosa) e del centro storico “periferico” (San Bernardo, si può essere periferie anche in centro). Alcuni esperti, che oggi sono tra i congressisti del congresso che si apre la prossima settimana, giunsero appositamente da ogni angolo del globo,dalla Spagna al Sudamerica, in periodi differenti, per offrirci formazione e il loro contributo in termini di contenuti e di esperienza umana. Così abbiamo fatto tesoro degli incontri con Ramon, mediatore nei conflittuali Paesi Baschi e con Graciela, professoressa di Città del Messico, alle prese con le periferie di una delle città più difficili del globo.

Abbiamo fatto tesoro dei loro racconti che ci hanno arricchiti e hanno dato forza alle nostre lotte che non sono poi così distanti dalle lotte intraprese dai cittadini di tutto il mondo in un momento di forte crisi delle democrazie occidentali, dettato da una crisi del sistema rappresentativo: l’istanza comune che viene fuori dalle esperienze di Argentina e Messico è la stessa di Ponte Carrega e di altri chissà quante altre centinaia di simili esperienze in giro per l’Italia e l’Europa. I cittadini ci sono, non stanno alla finestra e vogliono partecipare ai cambiamenti, senza rimanerne spettatori passivi che delegano la loro vita e le proprie facoltà di scelta ai loro rappresentanti. La mediazione è lo strumento che fa fare il salto di qualità a queste istanze genuine e vitali. Mediare significa risolvere i contrasti e le controversie prima ancora che queste sorgano.

Gli strumenti della mediazione sono il dialogo e la competenza (la preparazione), ma anche la libertà di fare un passo indietro e di ascoltare l’interlocutore, capire la sua posizione e le sue esigenze. Mediare non significa arrivare a un compromesso ma giungere a una soluzione condivisa: così si supera la “democrazia per alzata di mano”con cui si rischia di lasciare una parte soccombente e una vincitrice e in cui la vittoria di uno può rappresentare la sconfitta dell’altro.

O si vince tutti assieme o si perde tutti assieme: è un ritrovare il senso di Comunità e il senso di civiltà superando il concetto stesso di minoranza. Allo stesso tempo abbiamo imparato a superare il concetto di periferia: innanzitutto abbiamo appreso che la periferia può esistere anche in centro (San Bernardo, Ghetto) e quindi abbiamo scoperto che questo concetto sia soprattutto uno stato mentale piuttosto che fisico. Essere periferia significa riconoscere con dignità il proprio ruolo e allo stesso tempo fare di questo ruolo una risorsa e non un fardello. Siamo periferia e siamo contenti di esserlo perchè anche la periferia, che ci crediate o no, ha i suoi pregi e la sua Bellezza. Riprendendoci il nostro ruolo nella città abbiamo quindi rifiutato il connottato settario del termine “periferia” così come inteso dal “centro” e lo abbiamo trasformato in qualcosa di positivo. Sono anche le esperienze vissute nel quartiere che fanno la bellezza del luogo; imparando a mediare stiamo imparando a difenderle!

Viva la Piazza Viva!

 

La nostra associazione è tra le Istituzioni Aderenti, al fianco di università e fondazioni di chiara fama: http://congresodemediacion.com/mdl/it-istituzioni-aderenti.html
Con gioia e spirito di apprendere e di arricchimento delle nostre competenze ed esperienze vi invitiamo a venirci a trovare al Congresso. Qui trovate il programma completo:http://congresodemediacion.com/mdl/index-it.html1010306_1456197304613030_1065930645_n

Perifèries Urbanes

PeriferieUrbane

“Se continuiamo ad aspettare che i nostri bisogni siano registrati in inchieste, riflessi nei programmi elettorali, portati al Comune e risolti da lì dentro quando arrivano i soldi e i progetti, non otterremo mai quello che ci serve” (F. Aguiló)”

Link dell’articolo del Gruppo di Lavoro Periferie Urbane dell’Istituto Catalano di Antropologia…

Perifèries Urbanes

Vedi anche questo – Un ex macello diventa una scuola sostenibile in Spagna

(Nota: Questi link sono stati segnalati alla ns. associazione dalla Gent.ma Dott. Arch. Eleonora Burlando, Docente presso la Scuola Politecnica di Genova DICCA)

Sant’Eusebio in Festa! Ci siamo anche noi

Nel fine settimana tra il 12 e il 14 di settembre le associazioni di quartiere ripropongono la bellissima iniziativa Sant’Eusebio in Festa. Anche la Associazione Amici di Ponte Carrega sarà presente sulla Piazza di Sant’Eusebio con un banchetto: nell’occasione raccoglieremo le firme per il Censimento I Luoghi del Cuore FAI 2014 e potrete informarvi sulle trasformazioni della vallata.

Locandina

Concorso fotografico

Real time

 

112mila euro per il quartiere

DELIBERA ex italcementi 31 luglio 2014

 

Con delibera di Giunta comunale del 31 luglio scorso il comune su richiesta del Municipio e come anche da noi richiesto espressamente, ha sancito di rinunciare a investire i 112mila euro rimanenti degli oneri di urbanizzazione dell’ intervento nell’ area ex Italcementi nella progettazione della risestamazione di piazza Adriatico. Infatti i suddetti 112mila euro sarebbero serviti, secondo la previsione iniziale, alla sola progettazione. Insomma non avremmo visto niente di concreto per il quartiere e avremmo visto sperperati altri soldi pubblici per una opera che non si sarebbe mai più realizzata mancando i necessari fondi per realizzarla. Tutto questo nonostante la grande opera che viene costruita nel quartiere ad opera di coopsette e nonostante la previsione iniziale (del. 43a/2010) in cui il municipio impegnava la giunta comunale di allora a realizzare la riqualificazione di piazza Adriatico con una nuova pavimentazione e un nuovo arredo urbano. Niente di tutto ciò è stato fatto ma ora si apre questa via inaspettata, seppur di non molta importanza da un punto di vista economico: questi 112 mila euro saranno nella disponibilità del Comune di Genova dal mese di novembre (devono essere versati entro il 30 di novembre, fonte: arch. De Fornari Comune di Genova) e potranno essere utilizzati finalmente per il quartiere. Chiediamo al Municipio, sicuri di una loro risposta necessariamente positiva, che questi fondi rimangano nel quartiere e siano investiti per migliorarlo,  sia dal punto di vista della sicurezza idrogeologica che della qualità dell’ arredo urbano. Noi abbiamo qualche idea al riguardo (così come tanti nel quartiere) e proponiamo che tutti i cittadini interessati possano contribuire a decidere la destinazione di questi fondi nel quartiere. I 112mila euro sono insufficienti per realizzare opere di grande impatto come una completa riqualificazione della piazza ma possono essere ben spesi e utilizzati per migliorie e opere propedeutiche ad una futura sistemazione. Si può pensare ad esempio di investire qualcosa di questi fondi su barriere anti alluvione. È importante però che la scelta sia condivisa e partecipata con la popolazione. Così come per le grandi opere anche le piccole spese e le necessità dei quartieri e dei territori vanno rese pubbliche e condivise con la popolazione per rispondere alle reali esigenze di chi quel posto lo vive quotidianamente. Il tema è stato da noi portato all’attenzione del consiglio comunale durante la commissione V Territorio del 2 settembre scorso.

La Associazione Amici di Ponte Carrega audita nella Commissione V e Commissione VI del Comune di Genova

consiglio_comunale In seguito alla Conferenza Capigruppo del Comune di Genova cui la nostra associazione era stata invitata a partecipare il 28 luglio scorso, il Presidente del Consiglio Comunale Giorgio Guerello con l’unanimità dei capigruppo del Consiglio ha deciso di convocare due Commissioni sul nostro quartiere. Il 2 settembre si è svolta la Commissione V Territorio presieduta dal cons. Antonio Bruno e il 4 settembre si è svolta la Commissione VI Sviluppo Economico, presieduta dal cons. Giampaolo Malatesta. Entrambe le commissioni avevano come oggetto un confronto sull’area Ex Italcementi- Bricoman dal punto di vista del territorio e dal punto di vista dell’impatto sulle attività commerciali esistenti della vallata. La prima delle due sedute è stata anche ampiamente dedicata al tema Ex Officine Guglielmetti. Nella Commissione VI Sviluppo Economico era presenta l’ass. Oddone, i rappresentanti del Bricoman e le associazioni di categoria, Ascom, Confesercenti e Camera di Commercio. Pubblichiamo i documenti che abbiamo prodotto per i commissari e gli assessori competenti presenti (L’ass. Bernini non era presente alla commissione V perchè impegnato col Ministro Lupi) e l’articolo de Il Secolo XIX del 5 settembre sulla commissione VI.

Bricoman conferenza capigruppo

Guglielmetti conferenza capigruppo

Commissione Consiliare V Territorio del 02-09-2014

BRICOMAN, COMMISSIONE BEFFA

A breve pubblicheremo anche i verbali completi delle sedute.

 

Parte oggi il concorso fotografico Wiki Loves Monuments. La Associazione Amici di Ponte Carrega aderisce all’iniziativa!

open genovaLa Associazione Amici di Ponte Carrega aderisce insieme ad altre realtà genovesi e nazionali a Wiki Loves Monuments, contest fotografico internazionale promosso a Genova dalla Associazione Open Genova che ha l’obiettivo di  “valorizzare, tutelare e documentare il patrimonio culturale: possono partecipare al concorso le foto che raffigurano un monumento. Il termine monumento va inteso in senso ampio: si intendono edifici, sculture, siti archeologici, strutture architettoniche, siti naturali e interventi dell’uomo sulla natura”(fonte: sito Open Genova). Il termine di chiusura del concorso è il 30 settembre.

Oggi alle 17:00 nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Genova Carla Sibilla e ad Emma Tracannella coordinatrice nazionale Wiki Love Monumets l’associazione Open Genova presenterà l’iniziativa nella nostra città, raccoglierà nuove adesioni e risponderà a tutte le domande.

Per maggiori info: http://www.opengenova.org/wikilovesmonuments/parte-oggi-wiki-loves-monuments/ oppure http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/09/04/ARMg5UqB-partito_genova_monuments.shtml

I 100 anni del signor Gardella di Ponte Carrega

gardella-2 La Associazione Amici di Ponte Carrega ha voluto festeggiare i 100 anni del signor Gardella di Ponte Carrega.

Siamo convinti che la nostra comunità abbia bisogno di tutti i suoi membri per essere una comunità migliore: dal giovane all’anziano ognuno ha un ruolo importante nei confronti dell’altro. Tra gli scopi e gli obiettivi della nostra associazione, contenuto anche nella descrizione della nostra attività, vi è quello di creare socialità e far si che il giovane e l’anziano condividano gli spazi del quartiere: non inventiamo nulla di nuovo, è sempre stato così ma negli ultimi tempi è molto cambiata la stessa idea di socialità, di aggregazione. Anche il ruolo degli spazi sociali sembra cambiato. Le piazze si svuotano e i centri commerciali diventano centri di attrazione. I giovani stanno sempre meno tempo all’aperto e a contatto con altre realtà; gli anziani passano spesso il loro tempo davanti alla televisione e dimenticano di trasmettere le loro esperienze a chi potrebbe farne tesoro. Vogliamo andare in controtendenza e riportare la gente, giovani e anziani, nelle nostre piazze e nei nostri spazi urbani. E’ l’unica arma che abbiamo contro la solitudine e a favore della aggregazione tra persone. Superare le barriere tra generazioni e tra “diverso e diverso” contribuisce a rendere i nostri quartieri vivibili e solidali!

In mostra a Palazzo Ducale il quadro sul truogolo di Staglieno

Si inaugura il 2 settembre alle ore 17:00 presso la Sala del Camino di Palazzo Ducale la mostra personale della pittrice Aurora Bafico Ferrari. La mostra “Treuggi e Fontann-e de Zena” sarà visitabile dal 3 al 16 settembre 2014 nel cortile maggiore del palazzo. La signora Aurora è molto legata al borgo di Ponte Carrega di cui la sua famiglia è originaria.

Tra i quadri esposti uno avrà come soggetto il truogolo di Salita alla Chiesa di Staglieno, restaurato dalla Associazione e di cui la signora Aurora è rimasta molto colpita tanto da decidere di dedicarvi un dipinto.

Il lavatoio di Staglieno è fermo ora ai lavori di recupero: la Associazione Amici di Ponte Carrega aspetta i necessari permessi dal Comune e dalla Soprintendenza per poter incominciare il recupero della struttura, per la quale servirà necessariamente l’intervento di uno sponsor che possa contribuire almeno al ripristino della copertura metallica.

Grazie alle offerte ricevute durante la Stondaiata dello scorso Festival dell’Acquedotto e delle Antiche Vie sarà invece possibile sostituire l’attuale cancellata con un nuovo cancello! Grazie!

Invito Treuggi e Fontanne