Questo post è visibile solo agli utenti registrati
Archive for marzo 2016
Nuove mani nella città: ciclo di incontri sulla gestione responsabile del territorio

Ad Aprile in Val Bisagno si parlerà di partecipazione dei cittadini alla gestione del territorio. Lo faremo insieme ad altre associazioni e comitati della vallata riuniti in rete e lo faremo insieme ad esperti e docenti universitari delle università di Firenze, Genova, Milano (Politecnico) e Bilbao (Spagna). Gli incontri avranno una forma interattiva con il pubblico: non si sono voluti organizzare seminari cattedratici o lezioni magistrali ma incontri volti alla formazione e al confronto tra tutti i soggetti coinvolti. Per questo motivo i seminari sono rivolti a tutti, studenti, cittadini, associazioni, professionisti e politici.
Abbiamo scelto due luoghi simbolo: un municipio, per sottolineare il legame con uno dei luoghi simbolo del dibattito politico sul territorio e una scuola, per sottolineare la necessità di formazione di noi tutti e l’importanza dell’istituzione scolastica nella formazione dei cittadini.
Qui di seguito trovate il calendario degli incontri, vi aspettiamo!
Guarda <qui il calendario dei seminari>
NUOVE MANI NELLA CITTÀ, ciclo di incontri sulla gestione responsabile della città
GENOVA E I SUOI QUARTIERI COME RESPONSABILITÀ COMUNE
Venerdì 1 Aprile 2016
“Il governo della città”. Ovvero: “Genova come destino comune” (M. Morisi)
Sala Consiliare Municipio IV Media Val Bisagno, Piazza dell’Olmo 3, ore 18:00-20:00
Giovedì 7 Aprile 2016
“La città nelle mie mani”. Ovvero: “La partecipazione dei cittadini nella formazione e nella messa in opera delle politiche locali.” (M. Morisi)
Sala Consiliare Municipio IV Media Val Bisagno, Piazza dell’Olmo 3, ore 18:00-20:00
Venerdì 15 Aprile 2016
Il valore dei luoghi. Ovvero, “La città come Bene Comune” (C. Calvaresi, R. Alzate, M. Morisi)
Aula Magna Istituto Secondario Superiore Firpo-Buonarroti, Via Canevari 51, ore 18:00-20:00
Giovedì 21 Aprile 2016
“La città come responsabilità comune” (M. Morelli, M. Penco, L. Borzani)
Aula Magna Istituto Secondario Superiore Firpo-Buonarroti, Via Canevari 51, ore 18:00-20:00
I seminari sono condotti da docenti delle università di Firenze, Milano (PoliMI), Genova e Bilbao (SP):
Ramon Alzate professore di Mediazione, Educazione e Conflitto alla Università dei Paesi Baschi di Bilbao.
Claudio Calvaresi professore di Urban Conflicts Analysis al Politecnico di Milano.
Mara Morelli professoressa di Iberistica all’Università di Genova, è presidente della Associazione di Mediazione Comunitaria di Genova.
Massimo Morisi garante della Partecipazione della Regione Toscana, è professore di Scienza Politica e Scienza della Amministrazione all’Università di Firenze.
Monica Penco si occupa di procedure deliberative e partecipative presso il Dipartimento di
Scienza Politica dell’Università degli Studi di Genova.
Luca Borzani presidente Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale
Gli obiettivi dei seminari
Capire il reale significato del partecipare. Formare cittadini consapevoli dei propri mezzi e attivi nella gestione del territorio, emanciparli dal ruolo di spettatori per renderli attori delle trasformazioni della città. Apprendere le buone pratiche di governo del territorio al di fuori di Genova e della Liguria. Conoscere modelli positivi di gestione partecipata del territorio e delle periferie nel resto del Mondo. Risolvere le controversie evitando lo scontro.
Dove
La Val Bisagno. Perché, destati violentemente dall’alluvione, abbiamo reagito creando una rete territoriale di cittadini, associazioni e comitati, alla ricerca di nuovi strumenti di governo del territorio.
Per chi
I seminari sono indirizzati a tutti, cittadini, politici, associazioni, professionisti e studenti; sono svolti in forma interattiva con il pubblico e stimolano il confronto e il dialogo. Viene consegnato un attestato di partecipazione con almeno 3/4 delle presenze.
Le associazioni e i comitati organizzatori:
Associazione Amici di Pontecarrega
Attac – genova
Associazione di Mediazione Comunitaria – Genova
Associazione Comitato Acquasola
Comitato Contro la Cementificazione di Terralba
Comitato Gino Benazzi
Comitato Via Montello
FIAB Genova – Amici della Bicicletta
Forum dei beni comuni Genova
Ghettup Tv
Giovani Urbanisti
Gossypium
Gruppo per la riqualificazione dell’ex mercato di corso Sardegna
Ingegneria senza Frontiere –Genova
Legambiente- Circolo Nuova Ecologia
Comitato Protezione Bosco Pelato
Per approfondimenti ed iscrizione ai seminari:
e-mail segreteria: memoriabisagno@gmail.com
referenti: Fabrizio Spiniello 3492377545, Laura Tubelli 3483545816
Il Cinema Teatro Nazionale di Molassana

Ogni quartiere che si rispetti ha il suo fiore all’occhiello, un luogo che vive nel cuore della gente, un posto dove abbiamo lasciato una parte di noi. Il luogo del cuore di Molassana è il Cinema Teatro Nazionale. Costruito nel 1937 nella località Olmo per volontà della famiglia Finello e progettato dall’Ing. Ravera, in origine fu denominato “Savoia” ed è stato il primo cinema a nascere nella vallata, seguirono poi il piccolo ”Esperia” in Lungo Bisagno Dalmazia e la ”Perla” in via Piacenza che possedeva addirittura una sala all’aperto. Con la sua facciata monumentale arricchita da pregiate balaustre e modanature, si presentava come un grande salotto della Genova “bene”, per poi diventare col tempo il centro di ritrovo dei più giovani che qui passavano interi pomeriggi con amici. Il suo interno presenta un seminterrato adibito a deposito, un piano terra con foyer per ospitare gli spettatori durante i tempi morti, la suggestiva sala con platea, comodi seggiolini in legno seppur scricchiolanti e ovviamente lui: il palcoscenico. Successivamente al piano superiore fu realizzata una palestra e la sede “Opera Nazionale Balilla”. Ma come tutte le belle storie, ha anche una fine. E quella del Cinema Teatro Nazione porta la data degli anni ’70, quando si era deciso di chiuderlo provvisoriamente. Il cinema però non è mai stato riaperto e versa in condizioni precarie, vedendolo protagonista pochi anni fa di un grave incendio sviluppatosi al suo interno a causa di abusivi, che contribuiscono ad aggravare la situazione. Una ferita aperta per la comunità di Molassana: all’epoca non c’erano molti divertimenti in zona, i bambini giocavano nel greto del Bisagno e i ragazzini più grandi andavano a vedere giocare il Molassana, finché non è nata questa grande scatola magica che ancora ricorda i bei tempi dei varietà, l’appuntamento delle ore 21.00 in cui veniva trasmesso “Lascia e raddoppia” con Mike Bongiorno e le locandine dei prossimi film western in uscita appese fuori. Chissà quanta gente ricorda i signori Finello arrivare con la propria automobile per aprire la saracinesca, la puzza di fumo che si attaccava ai vestiti quando ancora si poteva fumare, le indimenticabili caramelle di Pippo che non si scioglievano mai e la simpatia dell’operatore Dario. Chissà quanti ragazzi qui hanno portato la fanciulla di cui erano innamorati per poterla abbracciare furtivamente. Chissà quanti amori sono nati con un semplice biglietto da 50 lire. Chissà quanti figli di queste coppie oggi sono costretti a passare d’avanti a questo edificio ormai vuoto e dalla facciata triste. Una ferita aperta che urla: la gente di Molassana non ci sta a vedere chiuso il proprio Cinema e ne chiede prepotentemente la riqualificazione. Ma la situazione non è delle più rosee, infatti, un lascito testamentario ne blocca la cessione e i proprietari non sono intenzionati a vendere al Comune per continui mancati accordi. Probabilmente non riavremo più il cinema, ma sarebbe bello che questi locali un giorno ritornassero a vivere e che la luce possa nuovamente filtrare dalle finestre sigillate da fin troppo tempo.
Articolo scritto da Paolo Congiu, fotografo e appassionato di Genova. Co-autore del libro “La Valpolcevera – Nuova Editrice Genovese.”
L’articolo è tratto dal numero di Pasqua 2016 del bimestrale della Polisportiva Alta Val Bisagno “Noi in 20 Pagine”, rubrica “C’era una Volta” a cura degli Amici di Ponte Carrega.
540 anni di Confraternita a Montesignano: presentazione del libro di Paolo Giacomini

Storia e tradizioni delle Confraternite della Val Bisagno: le Confraternite
Nello scorso mese di Settembre, a Montesignano, si è celebrato il 540° di fondazione della locale Confraternita intitolata al SS.mo Sacramento e S.Maria di Terpi, sorta nel 1475; per la precisione questa data è riferita al primo documento ufficiale in cui la stessa è citata, ma riferimenti storico – artistici trovati nell’oratorio fanno credibilmente presumere che la fondazione sia avvenuta alcuni decenni prima. Storicamente le confraternite nascono come sodalizi laici, ma di chiara matrice religiosa, con obiettivi primari di preghiera, suffragio dei defunti e soprattutto di mutuo soccorso, concetto questo che oggi appare scontato ma che nel medioevo era a dir poco rivoluzionario; non a caso in alcune regioni come la Toscana le confraternite sono chiamate, al pari delle pubbliche assistenze, “misericordie”. La confraternita di Montesignano aveva, già nel ‘400, un suo Oratorio e perciò forniva agli abitanti del piccolo borgo rurale non solo assistenza spirituale e solidarietà, ma anche un luogo di aggregazione e riunione dove tutti, non solo i confratelli iscritti, potevano riunirsi e deliberare su questioni di comune interesse. Questo dimostra come la storia di questo sodalizio sia profondamente radicata sul territorio e quanto solido sia il legame con la vita della comunità da più di cinque secoli. Legame talmente profondo e sentito che queste persone seppero negli anni, anche a prezzo di grandi sacrifici, far abbellire l’oratorio con dipinti e sculture, crocifissi processionali e tessuti commissionati ai più famosi artisti genovesi, creando un patrimonio artistico di rilievo che l’attuale consiglio direttivo della confraternita conserva con dedizione e, quando necessario, provvede a far restaurare. All’inizio dell’800 la confraternita mise a disposizione del paese il proprio oratorio che divenne la Chiesa Parrocchiale di S.Michele di Montesignano, in sostituzione della vecchia chiesa medievale franata e distrutta che era situata sul terreno dell’attuale campo da gioco del Baiardo e che restò in uso per quasi due secoli fino alla costruzione della nuova chiesa di S.Giustino in via Terpi. Ai giorni nostri la confraternita provvede, oltre alle già citate attività spirituali (preghiera e suffragio dei defunti) e materiali (conservazione beni artistico-culturali e quote di beneficenza ad enti assistenziali sul territorio), anche all’organizzazione della processione che si tiene in occasione della festa patronale, movimentando i maestosi crocifissi e la cassa della Madonna del Maragliano. In occasione di questo “compleanno” la confraternita ha pubblicato un libro in cui questi argomenti sono trattati in maniera completa ed organica; troviamo capitoli dedicati alla storia del paese dalle origini ad oggi, alla storia del sodalizio, alle devozioni di Montesignano, ai priori che hanno segnato la storia della Confraternita, alla squadra di “cristezzanti” del Bisagno, al Priorato Ligure, all’oratorio e al suo patrimonio artistico il tutto completato da materiale fotografico d’epoca e recente che lo rende godibile non solo agli abitanti del quartiere ma a tutti i curiosi e appassionati di storia della Val Bisagno. Il libro è impreziosito dalla Prefazione della prof.ssa Fausta Franchini Guelfi, storica e studiosa di tradizioni liguri e dalla collaborazione di Mauro Pirovano. Copie del libro saranno collocate nelle biblioteche civiche genovesi mentre per chi fosse interessato ad averne una copia si può chiedere direttamente in Parrocchia in Via Terpi o presso la Onlus Casa Luce di Via Mogadiscio.
Articolo a cura di Paolo Giacomini
Vice Priore Confraternita SS.mo Sacramento e S.Maria di Terpi e autore del libro
Tour multimediale della Chiesa di San Michele in un video realizzato dal sig. Alberto Debidda vedibile su su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=LRNGvadUQWI
La Confraternita ha sede presso la chiesa di San Michele di Montesignano, in via Mogadiscio 10, proprio sopra il borgo di Ponte Carrega. In essa è conservato l’Archivio Storico Casareto, fonte inesauribile di storia delle Casacce genovesi e liguri.
La Chiesa di San Michele ha ospitato nella data del 3 marzo 2016 la conferenza sui “Ponti della Val Bisagno” a cura di Jolanda Valenti, Mauro Pirovano e dello stesso Paolo Giacomini nell’ambito del ciclo di incontri “Noi di Val Bisagno”, organizzato dal Centro Terralba e Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale insieme ai Municipi della Val Bisagno, alla Associazione Amici di Ponte Carrega e ad altre realtà associative della città e della vallata. Di questa conferenza trovate i video sul nostro sito internet e il nostro canale
L’articolo di Paolo Giacomini è tratto dal numero di Gennaio del bimestrale della Polisportiva Alta Val Bisagno “Noi in 20 Pagine”, rubrica “C’era una Volta” a cura degli Amici di Ponte Carrega. Prossimo appuntamento a Pasqua 2016 con un articolo sul Cimema Teatro Nazionale di Molassana a firma di Paolo Congiu, scrittore e fotografo di Val Bisagno.ù
Ponte Carrega, Origine e Nome

Seconda parte del video della conferenza tenuta il 3 marzo scorso nell’ambito della rassegna “Noi di Val Bisagno” nella Chiesa di San Michele di Montesignano.
Jolanda Valenti Clara racconta l’origine e il nome di Ponte Carrega.
Riprese a cura degli Amidi di Ponte Carrega
Buona visione
Voci dal X Congresso mondiale di mediazione: presentato il libro!

Giovedì è stato presentato il libro che raccoglie le voci del X Congresso mondiale di mediazione comunitaria, svoltosi a Genova nel Settembre 2014.
ringraziamo Mara Morelli, Danilo De Luise e tutto lo staff per la pubblicazione e la citazione della associazione Amici di Ponte Carrega all’interno del libro.
Resoconto incontro Ufficio tecnico Municipio-Maragliano del 10 marzo 2016
Questo post è visibile solo agli utenti registrati
Organizzazione seminari partecipazione: aggiornamento
Questo post è visibile solo agli utenti registrati
La Chiesa di San Michele di Montesignano raccontata da Paolo Giacomini

…il “c’era una volta incomincia in maniera molto semplice, forse non tutti sanno che Montesignano, insieme al paesino di Aggio, sono gli insediamenti più antichi della Val Bisagno…
Video della Conferenza di Paolo Giacomini sulla Chiesa di San Michele di Montesignano.
Amici di Ponte Carrega inclusi in un progetto di ricerca della Georgia State University (USA)

Val Bisagno, storia di ponti, di piene e di paura

Qui trovate il link alla news+video di Tabloid sui ponti Carrega e della Rosata in val Bisagno, pubblicata su ‘Notizie metropolitane’, il sito di notizie della Città Metropolitana di Genova:
proposta ad arci, riunione del 29 febbraio 2016
Questo post è visibile solo agli utenti registrati