Sotto l’albero gli abitanti di Ponte Carrega e Piazza adriatico hanno trovato un nuovo regalo, l’ordinanza 439/2015 del Comune di Genova ( link qui che impone l’evacuazione dalle proprie abitazioni collocate al piano terra in caso di allerta idrogeologica tipo arancio e rossa (ex. allerta 1 ed ex. allerta 2)

Uso

                              (clicca sull’immagine per leggerla)

Non è una novità perché questa ordinanza conferma quella precedente, la N° 258/2012 ma al tempo non erano ancora partiti i lavori di messa in sicurezza del torrente Rio Mermi, inoltre era stato dichiarato lo stato di emergenza dopo l’alluvione del 2011. Uno stato di emergenza che non ha comunque impedito ai cantieri Coopsette di sbancare una collina per far spazio al nuovo centro commerciale nelle aree ex Italcementi collocate poco sopra alle aree dichiarate allagabili.

Ricordiamo che il torrente Rio Mermi, responsabile degli allagamenti di Ponte Carrega e Piazza Adriatico, doveva essere messo in sicurezza con i lavori previsti come onere di urbanizzazione per la costruzione del nuovo edificio (Bricoman) per un importo di 2.167.436,38 euro di soldi pubblici.

 

L’ordinanza emessa a fine dicembre 2015 conferma che nonostante questi imponenti lavori le zone limitrofe al nuovo centro commerciale sono rimaste PERICOLOSE tanto da dover riconfermare le stesse drastiche misure adottate nel 2012 dopo l’alluvione del 2011. In questo modo si conferma la necessità per gli abitanti degli appartamenti collocati ai piani terra di evacuare le proprie abitazioni in caso di allerta arancione e rossa  per gravi motivi di rischio per la propria incolumità. Nulla è cambiato dal 2011.

Per noi non è una novità, sapevamo da tempo che i lavori di adeguamento sono serviti esclusivamente per mettere in “salvo” l’area del nuovo centro commerciale che è stata alzata artificialmente di circa 10m con un enorme movimentazione di terre. 

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In questo modo le aree del centro commerciale collocate a monte dei centri abitati non sono più allagabili, ma per le aree collocate a valle cosa è successo?. Se consideriamo che l’ultimo ponte stradale del Rio Mermi, collocato all’imbocco del torrente Bisagno non è stato toccato e non sembra nemmeno avere il franco idraulico necessario per il corretto defluire delle acque, si potrebbe ipotizzare un peggioramento delle condizioni di rischio e non un miglioramento. A monte, con la costruzione del centro commerciale è stata impedita ogni esondazione, tutta l’acqua che prima veniva dispersa in una vasta zona ora giunge a valle più copiosa e rapidamente di prima, ma nel ponte l’acqua trova l’imbuto di sempre, cosa mai succederà a valori di pioggia simili a quelli del 2011?

Mermi

 

I lavori di adeguamento, pagati con soldi pubblici, non sono serviti per mettere in sicurezza le aree a valle del centro commerciale e l’ultima ordinanza emessa a ridosso della fine del 2015, a lavori finiti e collaudati, lo conferma ufficialmente. Le aree a valle del centro commerciale rimangono a rischio.

Ordina

Per Piazza Adriatico si potrebbe obbiettare che il torrente Torre, corresponsabile degli allagamenti del 2011, non è stato ancora adeguato. Ma questo non vale per le zone di Ponte Carrega collocate sulla sponda destra del torrente Mermi. Nella sponda destra gli allagamenti sono sempre stati provocati solo dal Mermi stesso.

Se consideriamo che anche la nuova viabilità per accedere al centro commerciale non è idonea a garantire sicurezza dal momento che al primo evento di pioggia di settembre 2015 la viabilità si è completamente allagata (per fortuna era notte e non giorno), viene da chiedersi a cosa sono serviti i lavori di adeguamento, se non al centro commerciale stesso! Ma allora perché li abbiamo pagati noi con soldi pubblici!

Viabilità a rischio inondazione

Secondo noi prima di riconfermare questa ordinanza l’amministrazione avrebbe fatto bene a convocare in assemblea le persone interessare e spiegare meglio i motivi di tale necessità, perché dopo la conclusione di lavori di “messa in sicurezza” così impegnativi e costosi., ci si aspettava un miglioramento delle condizioni di disagio e non una loro conferma.

Ma evidentemente questo interessa poco, l’importante è ordinare e assolversi da ogni responsabilità.

Qui sotto la conferma dell’Assessore Crivello che i lavori di messa in sicurezza del Rio Mermi e del Rio Torre, non sono sufficienti a mettere in sicurezza le zone collocate a valle del Centro Commerciale. L’Assessore ammette che esiste il problema delle sponde del Bisagno che non sono adeguate, ma se è così significa ammettere che tutto il traffico verso e in uscita al nuovo centro commerciale avviene in zone allagabili.. con migliaia di persone in più che vanno a frequentare quelle strade… come è possibile che non sia aumentato il valore esposto? (il centro commerciale rimane aperto anche con allerta rossa – massima allerta)

Poi ci sono anche ruscellamenti dietro il nuovo insediamento, ma se è così, se non sono stati risolti prima dell’apertura del nuovo centro commerciale, il sito come può essere considerato sicuro, il valore esposto non dipende da quante persone sono state attratte vicino a ruscellamenti e allagamenti di vario genere?