
Sabato 25 febbraio dalle 15 alle 17 in Piazza Adriatico si svolgerà una distribuzione alimentare straordinaria di spesa sospesa.
Per informazioni: 349 2377545
Insieme alla Rete Genovese dei comitati abbiamo sottoscritto questo comunicato per ribadire che le scelte della politica devono essere sottoposte a processi partecipativi che coinvolgano la cittadinanza.
In un periodo storico di crisi della rappresentanza, escludere degli attori dal processo democratico, significa scegliere di delegare le decisioni a un manipolo di soggetti, pubblici e privati, che rappresentano spesso interessi particolari o di settore.
Qui il documento della Filt CGIL oggetto del comunicato della Rete (capitolo sul Trasporto pubblico locale):
Qui il testo del comunicato alla Filt CGIL sottoscritta dai membri della Rete:
Qui l’articolo comparso sul giornale online:
Martedì 20 settembre la Associazione Amici di Ponte Carrega e il Comitato cittadini di Piazza Adriatico hanno partecipato a una riunione in Municipio per il progetto di rifacimento di Piazza Adriatico.
Erano presenti l’ass. Apicella e l’arch. Caria dell’area tecnica del Municipio IV e i progettisti del Comune che già dal 2020 ne stanno seguendo la progettazione, gli arch. Bertolini, Barisione e Massardo.
L’occasione è stata molto importante e molto apprezzata per poter osservare i progressi nella progettazione e conoscere le nuove tempistiche per la sua realizzazione.
Entro la fine di ottobre 2022 iil progetto deve passare in Giunta comunale per l’approvazione del definitivo, dopodiché, entro la fine del 2022 dovrebbe andare a gara.
Prima dell’incontro di martedì scorso sapevamo che mancano all’appello ancora una parte di fondi necessari per la realizzazione della rete bianca nell’area di intervento: questi fondi sono ora disponibili attraverso il PNRR.
proprio per via del finanziamento integrativo del PNNR le tempistiche di svolgimento dovranno essere più veloci per concludersi entro il 2025.
Per questo motivo non si attenderà la fine del cantiere del Rio Torre (a proposito, il cantiere come tutti avrete visto va al rilento e pertanto è stato richiesto all’assessore di aggiornarci sul cronoprogramma) ma il cantiere potrebbe già essere aperto nel corso del 2023 concentrandosi sulla parte centrale della Piazza (quella in foto all’interno dell’area tratteggiata in rosso – Lotto 1).
Dall’incontro con i progettisti è emersa la conferma di quanto già vi avevamo comunicato nelle puntate precedenti: le tavole che pubblichiamo confermano il buon lavoro di concertazione fatto negli ultimi anni da tutti i soggetti interessati per arrivare a un progetto condiviso con la popolazione.
Si avvia pertanto verso la conclusione un iter lunghissimo, iniziato nel 2013 poco dopo l’alluvione, e poi proseguito nel 2015 con le riunioni pubbliche in piazza e la successiva presentazione delle linee guide che si sono poi tradotte nel progetto che oggi vediamo, fortemente sostenuto sia dall’Ass. Piciocchi sia dal Presidente D’Avolio nello scorso ciclo amministrativo.
A questo punto, contiamo che il progetto possa essere presentato pubblicamente nei prossimi mesi, e soprattutto che possa essere realizzato nel tempo più breve possibile!
Viva la Piazza Viva!
Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo attestato da parte del Municipio 4 Media Val Bisagno per l’attività che abbiamo iniziato a svolgere all’inizio della pandemia e che continua ancora oggi insieme a GenovaSolidale.
Ancora di più siamo orgogliosi di avere molti compagni di viaggio, di collaborare con tante associazioni e realtà che nei quartieri della val Bisagno cercano di creare, quotidianamente, una comunità solidale.
Vi invitiamo a partecipare a questo sondaggio online sulla percezione del rischio alluvionale a Genova.
Il sondaggio è stato preparato da Martina Verner , studentessa di Antropologia all’università di Torino, che sta preparando un articolo proprio su su questa tematica e con la quale abbiamo collaborato nelle scorse settimane.
Vi ringraziamo per la vostra risposta e per il tempo che impiegherete per partecipare al sondaggio:
Clicca qui per partecipare al sondaggio sul rischio alluvionale a Genova
La Associazione Amici di Ponte Carrega, nata proprio a seguito di quell’evento drammatico per la nostra città, promuove un momento di riflessione a dieci anni di distanza dall’alluvione del 4 novembre 2011.
L’appuntamento è fissato per sabato 6 novembre 2021 a partire dalle ore 09:00 nella sala Consiliare del Municipio Bassa Val Bisagno in piazza Manzoni, 1.
L’obiettivo del convegno è fare il punto sulla nostra vallata a dieci anni di distanza dal 4/11.
Partendo dal racconto di quella drammatica giornata si vuole portare la discussione sul futuro del nostro territorio, tra misure adottate, opere realizzate o disattese, progetti da realizzare.
Nel pomeriggio ci sarà un ulteriore momento di approfondimento grazie al progetto “Corpi idrici” e al laboratorio estetico politico di cittadinanza attiva che si svilupperà a partire dai temi emersi in mattinata. Il laboratorio prepara la partecipazione di cittadine/i allo spettacolo Corpi idrici al Teatro Ivo Chiesa -Teatro Nazionale il 13 novembre alle 21 (biglietto speciale: 1 euro), prodotto da Forevergreen.fm e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano.
L’incontro del pomeriggio si terrà presso la sala consiliare del municipio Media Val Bisagno in piazza dell’Olmo, 3 a Molassana, dalle ore 15 alle 18.
Il convegno ha ricevuto il patrocinio del comune di Genova – Municipi Bassa Val Bisagno e Media Val Bisagno.
La capienza massima della sala consiliare è di 70 persone: l’ingresso sarà fino a esaurimento posti con la possibilità di prenotare il posto via whatsapp al 349 2377545 o via email a info@amicidipontecarrega.it.
Per accedere sarà necessario essere muniti di green pass.
Il 5 giugno 2021 in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, insieme al centro documentazione val Bisagno, siamo scesi per le strade e le piazze del quartiere per l’oramai tradizionale Guerrilla gardening di quartiere! Sono stati piantate siepi, semi e alberi nelle aiuole di Ponte Carrega e piazza Adriatico.
Le siepi di photiniae, piantate a Ponte Carrega intorno alle panchine, sono state fornite dal Municipio IV nell’ambito del patto di collaborazione con l’associazione Amici di Ponte Carrega.
Inoltre abbiamo fatto lo sfalcio erba e pulizia di alcune aree pubbliche (oltre alla tanta parietaria sono stati raccolti diversi sacchi di plastica, cicche di sigarette e vetro) in passo Ponte Carrega e piazza Adriatico.
Per i ragazzi più giovani e per i bambini sono stati organizzati dei laboratori di colore: è stato fatto un cartellone che è poi stato appeso al campetto ed è stata dipinta una panchina con i colori della lotta alla discriminazione.
Infine è stata sistemata l’area intorno alla targa della Brigata Guglielmetti di via Laiasso: è stata fatta una pulizia approfondita ed è stata ridipinta la ringhiera e la porta del rifugio anti aereo della seconda guerra mondiale.
Qui di seguito un po’ di fotografie della bellissima giornata di sabato!
Grazie a tutti!!
Si è svolta nella mattinata del primo maggio la distribuzione di giocattoli e abiti per bambini e di generi alimentari di Genova Solidale e circoli operai con la collaborazione della nostra associazione, nell’ambito del progetto della spesa sospesa che entra proprio in questi giorni nella 54° settimana di attività.
Questo 25 aprile, oltre al corteo e alla deposizione delle corone presso le targhe dei partigiani, abbiamo installato due nuovi cartelli nelle vie di Ponte Carrega per raccontare la storia della resistenza nel nostro quartiere: il primo è la didascalia della targa di marmo che ricorda la nascita della resistenza in val Bisagno nell’ottobre 1943 presso l’osteria del Varni in via Laiasso: la porta che si trova a fianco alla targa fu il primo deposito di armi di quella che diventerà la Brigata Guglielmetti.
La seconda targa è stata installata all’altezza del civico 7 di via Ponte Carrega, dove viveva Maria Cappellotto a cui il partigiano Pietro Pinetti scrisse la sua ultima straziante lettera prima di essere fucilato dai nazifascisti.
Questi atti non sono solo esercizi di memoria o mere commemorazioni: servono a noi stessi, in primo luogo, per il nostro spirito e per nostra ispirazione, per andare avanti: ascoltare le parole di un condannato a morte per la libertà ci ricorda ciò che non va sprecato e ciò per cui, ancora oggi, vale la pena vivere e lottare.
Viva il 25 aprile, sempre!
A seguito dell’incontro dello scorso 12 aprile il Municipio, insieme alle associazioni del territorio che partecipano al tavolo sul rio Torre e Piazza Adriatico hanno condiviso questa lettera indirizzata e inviata all’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi:
Interventi adeguamento idraulico Rio Torre_ Prot.PG/2021
Siamo lieti di comunicare l’uscita del nuovo libro di Luca Borzani e Donatella Alfonso, edito da De Ferrari, La città che resiste. Il libro raccoglie gli ultimi anni di articoli pubblicati sull’edizione locale de La Repubblica e racconta i movimenti e le associazioni attive sul territorio genovese, da Levante a Ponente, passando anche dalla Val Bisagno: troverete infatti anche un capitolo sull’associazione Amici di Ponte Carrega.
Nel frattempo vi segnaliamo la presentazione del libro, come riportato nel volantino qui sotto, ma speriamo di poter, compatibilmente con le restrizioni dovute al Covid, organizzare la presentazione del libro anche in Val Bisagno.
Vogliamo fare i nostri complimenti a Francesca Viani che si è laureata alla triennale di Architettura all’Università di Genova con una tesi sulla “RiverRestoration” e il caso Val Bisagno.
Siamo felici di averle dato una mano e soprattutto siamo orgogliosi di essere stati inseriti nel suo lavoro di ricerca come un caso studio!
Grazie anche alla prof.ssa Katia Perini e al Dipartimento di Architettura per la continua attenzione e lo studio del nostro territorio!
Ospitiamo qui di seguito un breve intervento proprio di Francesca Viani sul contenuto della sua tesi:
La riqualificazione dei fiumi è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede a partire dalle grandi metropoli fino alle città di dimensioni più ridotte.
L’associazione Amici di Ponte Carrega insieme al Comitato Cittadini di Piazza Adriatico e al Municipio IV Media Val Bisagno sta partecipando alla progettazione della prossima Piazza Adriatico. Come molti di voi ormai sapranno, ai 112.000 euro inizialmente stanziati per la riqualificazione di Piazza Adriatico, rimanenti dagli oneri di urbanizzazione dell’ex Italcementi, sono stati aggiunti grazie all’impegno della giunta comunale e in particolare dell’Assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi, altri fondi per un totale di 800.000 euro. Il progetto di riqualificazione di Piazza Adriatico, che pubblicchiamo nella tavola di progetto qui sotto e realizzato in house dalla Direzione Lavori Pubblici e dall’architetto Bertolini, prende spunto dalle Linee Guida presentate dalla nostra associazione, dal Comitato, dal Centro Documentazione congiuntamente al termine di un processo partecipato svoltosi nel 2015.
Le tavole di progetto accolgono in tutto le proposte avanzate dai cittadini: la parte centrale della piazza sarà pedonalizzata, sarà realizzata una nuova pavimentazione, il campetto verrà mantenuto ma verrà ruotato in modo tale da aumentare la superficie di piazza pubblica con un rinnovamento delle piantumazioni, dell’arredo pubblico-urbano e dell’illuminazione pubblica. Sono questi in sintesi gli elementi che sono stati portati all’attenzione del Comune e che il Comune ha accolto nella progettazione.
Tuttavia dall’incontro del 08/02/2021, e come già vi avevamo comunicato a ottobre 2020, le tempistiche per la realizzazione di questo progetto sono notevolmente cambiate. Infatti il progetto di restyling di Piazza Adriatico sarà necessariamente realizzato posteriormente ai lavori di sistemazione idraulica di Rio Torre. Al momento, dopo che l’impresa che ha eseguito il primo lotto di lavori su Lungo Bisagno Dalmazia e che è stata sollevata dal proprio incarico, è in corso un nuovo bando di gara per l’assegnazione del secondo lotto.
Il progetto è stato riscritto e aggiornato secondo il nuovo prezziario e il costo di realizzazione è aumentato del 50% rispetto al primo progetto: si tratta quindi di un’ulteriore cifra di 500.000 euro da reperire da fondi pubblici in aggiunta ai 700.000 euro attualmente disponibili. Si aspetta in questi giorni l’approvazione del bilancio comunale in cui dovranno essere reperiti questi ulteriori 500.000 euro. L’assessore Piciocchi ha affermato che questi fondi saranno reperiti tra fondi di bilancio e ribassi d’asta.
La tempistica che ci è stata comunicata è la seguente: dopo l’esecutività del bilancio, la gara dovrebbe partire già nel mese di marzo 2021 e i conseguenti lavori dovrebbero pertanto iniziare in estate. La durata prevista per il completamento dei lavori è di 7 mesi e quindi nella più rosea delle previsioni i lavori potrebbero essere ultimati entro dicembre 2021.
Sappiamo come sono andate le altre previsioni, dato che questi lavori in un modo o nell’altro si rincorrono fin dal 2011: pertanto non ci facciamo illusioni ma attendiamo con ansia la fine di questi tanto sperati lavori di sistemazione idraulica del Rio Torre.
Solo a lavori ultimati, si potrà quindi partire anche con il progetto di restyling di Piazza Adiratico: tuttavia gli uffici tecnici ci hanno già informati che sarà necessario trovare ulteriori fondi rispetto agli 800.000 euro già stanziati per poter realizzare anche le reti bianche di Piazza Adriaco: si tratta presumibilmente di una cifra intorno ai 400.000 euro per la quale però non vi è ancora una copertura economica.
Il prossimo incontro tra Municipio, associazioni e Assessorato si terrà il prossimo 12 aprile.
Vi manterremo aggiornati su eventuali novità e sulla cronologia dei lavori.
Lunedì scorso, 15 giugno, su invito dell’Università degli Studi di Genova abbiamo partecipato al workshop della Laurea magistrale in Architettura sulla Val Bisagno: è bello che il mondo dell’università coinvolga gli attori del territorio ed è bello che tra questi attori abbia scelto anche noi!
L’intervento, a cura di Fabrizio Spiniello, si è focalizzato su tre macro tematiche:
1. Perché parlare della Val Bisagno può essere interessante.
La realtà della Val Bisagno è rappresentativa di altre realtà e di problematiche a livello nazionale, sia di natura ambientale (il dissesto idrogeologico, l’abbandono del territorio coltivo periurbano, la cementificazione), sia di natura sociale e politica (la chiusura dei negozi di quartieri e la proliferazione della GDO, una popolazione in calo – la nostra città continua a perdere abitanti in maniera impressionante, circa 300.000 a partire da fine anni’70, con previsioni identiche anche per i prossimi venti anni – , sempre più fragile e anziana, la mancanza di servizi e di spazi urbani aggregativi, le poche idee sul futuro della valle e della città, la diaspora dei giovani verso Milano o altre realtà europee.
2. Accenni sulla storia del lavoro e dell’immigrazione in Val Bisagno.
Partendo dai caratteri della Val Bisagno di fine Ottocento, ancorata a una agricoltura di sussistenza, all’artigianato e a un’economia legata ai trasporti, si è tentato di delineare un profilo di sviluppo che, attraverso la realizzazione delle nuove strade e dell’annessione alla grande Genova, ha portato in pochi anni la vallata ad essere una zona fortemente legata all’industria e ai servizi per la città.
Attraverso la storia dell’immigrazione in valle si è raccontato di uno sviluppo urbanistico legato soprattutto alla realizzazione di quartieri popolari e di impianti industriali, questi ultimi via via ridimensionati e dismessi a partire dagli anni Ottanta del Novecento. Molti di questi stabilimenti industriali sono stati riconvertiti in spazi commerciali della grande distribuzione.
3. Alcune riflessioni e proposte sul futuro della Val Bisagno.
Il racconto si è protratto su alcune tematiche di grande attualità, come il dissesto idrogeologico (scolmatore, fondi PON Metro, progetto sul versante di Piazzale Bligny, Rio Torre), quello della mobilità (la Val Bisagno è in attesa dell’approvazione o del diniego del finanziamento richiesto dal Comune al MIT sulla realizzazione di una rete di filobus, anche se il dibattito fino ad oggi era concentrato sulla realizzazione di una tranvia, mezzo scelto a seguito del Debat Public del 2010).
Anche la realizzazione di una pista ciclabile è tema molto dibattutto negli ultimi mesi: http://www.amicidipontecarrega.it/2020/05/17/un-percorso-ciclabile-tra-borgo-incrociati-e-via-adamoli-e-possibile/
Un altro esempio: la proliferazione dei centri commerciali. Oltre all’area ex Boero e all’area ex Cementifera, rimane in sospeso il progetto sull’area ex Guglielmetti dove era prevista la realizzazione di un centro commerciale e di un albergo (http://www.amicidipontecarrega.it/tematiche/territorio/ex-officine-guglielmetti/page/3/).
L’intervento è proseguito con il tema della valorizzazione e la salvaguardia della Val Bisagno, con le sue bellezze e i tanti beni storici e architettonici del suo territorio, sono, in primis, uno strumento a favore degli stessi cittadini che vivono o lavorano n Val Bisagno per ridare dignità a questo territorio e proteggerlo da ulteriori speculazioni e rapallizzazioni.
L’obiettivo dei prossimi anni per la Val Bisagno deve essere quello di non perdere più occasioni di rilancio: migliorare la vivibilità e la fruibilità dei nostri spazi pubblici non può essere fatto con la realizzazione di ulteriori centri commerciali ma può essere realizzato solo riconoscendo valore a questo territorio.
Esiste un patrimonio urbano anche nelle periferie: ignorarlo non significa che non esista.
Per concludere si è voluto porre l’accento su alcuni esempi concreti e alcune aree destinate ad essere al centro, nei prossimi anni, di trasformazioni urbanistiche sulle quali si giocherà gran parte del futuro di questa parte di città e sulle quali gli studenti di Architettura potranno confrontarsi:
Il 19 Maggio 2020, alla presenza dell’assessore Pietro Piciocchi , del Presidente del Municipio IV Media Val Bisagno Roberto D’Avolio, dell’Arch. Pietro Valcalda della Direzione Opere Idrauliche del Comune di Genova e delle associazioni Comitato Piazza Adriatico e Amici di Ponte Carrega, si è svolta una Video Riunione sul tema del restyling di Piazza Adriatico e della sistemazione idraulica del Rio Torre.
Per quanto riguarda il Rio Torre, l’assessore Piciocchi come già annunciato ha detto che attualmente è in corso la procedura di revoca in danno dell’appalto dei lavori sul rio Torre. Si è impegnato nella valutazione di un procedimento d’urgenza attraverso un appalto integrato per la riassegnazione del secondo lotto del vecchio progetto (che sarà comunque oggetto di una revisione progettuale complessiva), per la messa in gara e successiva assegnazione dei lavori entro la fine del 2020, in modo che i lavori possano partire a gennaio 2021 per una durata totale di 6 mesi, quindi con una previsione di fine lavori a giugno 2021.
Nel frattempo, per evitare di perdere l’attuale finanziamento di 800mila Euro messi a disposizione dall’amministrazione Comunale per il restyling di Piazza Adriatico, si è deciso di stornare da questa somma l’ammontare necessario per il rifacimento delle reti bianche di piazza Adriatico e Passo Ponte Carrega e per le reti nere di Piazza Adriatico, lavoro che potrà essere eseguito, a differenza del progetto di restyling, in concomitanza ai lavori sul Rio Torre.
Per quanto riguarda poi il progetto di restyling di Piazza Adriatico, bisognerà quindi vedere quanto rimarrà degli iniziali 800mila Euro a seguito dei lavori per il rifacimento delle reti bianche e nere.
L’Amministrazione comunale per voce dell’Ass. Piciocchi si è detta disponibile a reperire ulteriori risorse e a trovare la miglior soluzione economica per coprire tutti i costi relativi al progetto di restyling.
Le associazioni, Comitato Piazza Adriatico e Amici di Ponte Carrega, hanno gradito la disponibilità dell’assessore Picciocchi e degli impegni che si è preso in prima persona e sono fiduciose di un buon esito dei due progetti che devono essere realizzati ma rimarranno comunque presenti e vigili, nei confronti dell’amministrazione Comunale, per fare in modo che dalle parole si passi definitivamente e finalmente ai fatti.
Comitato Piazza Adriatico
Amici di Ponte Carrega