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FAI: Ponte Carrega tra gli interventi ammissibili ma non finanziati per esaurimento dei fondi del Censimento I Luoghi del Cuore
Nel 2012 la grande mobilitazione per Ponte Carrega portò il Nostro ponte ad aggiudicarsi il primo posto per la città di Genova nel Censimento dei luoghi del Cuore 2012. Anche nel 2014 Ponte Carrega si è comportato molto bene: a fronte di un aumento dei beni segnalati, circa 100 mila per più di un milione di voti complessivi in tutta Italia Ponte Carrega si è piazzato comunque terzo a livello genovese. Un buon risultato contando il fatto che questa volta non abbiamo organizzato banchetti e le firme spontanee arrivate in associazione sono state tantissime, portateci da tante atre associazioni e comitati cittadini che si sono prodigati a raccogliere le firme per permetterci di raggiungere quelle 1000 firme necessarie per partecipare al bando di concorso per proporre un progetto di restauro finanziato da Fai e Intesa San Paolo. Alla fine sono arrivate più di 1400 firme ed essendoci mossi per tempo grazie allo Studio di Architettura Mangeruca siamo riusciti a presentare un progetto di restauro seguendo le linee guida del Fai: il progetto è stato approvato in Comune, in Città metropolitana e in Soprintendenza ed ha superato le selezioni preliminari del concorso senza però aggiudicarsi i fondi richiesti. Si è comunque piazzato tra i progetti approvati e questo, a fronte delle migliaia di progetti presentati, è comunque un motivo di orgoglio per la nostra organizzazione.
Il progetto ora tenterà altre strade per poter veder realizzato il disegno di abbellimento di ponte Carrega con la installazione della antica edicola votiva e della nuova illuminazione “storica”.
Un grazie a chi ci ha sostenuti!
Ci vediamo al prossimo Censimento de I Luoghi del Cuore del FAI!
Link FAI: http://iluoghidelcuore.it/infografica
Elogio della Bellezza
SENTENZA: “IL PONTE ASSOLTO PER NON AVER COMMESSO IL FATTO”
La salvaguardia di Ponte Carrega.
Apprendiamo con soddisfazione della mozione votata alla unanimità dal consiglio comunale per la salvaguardia di Ponte Carrega. La notizia ci da spunti per alcune riflessioni maturate in questi anni di lavoro a difesa del Ponte.
Una prima riflessione ci dice che la politica non può essere sottomessa dalla tecnica e che la tecnica non deve essere strumentale alla politica: arrogarsi il diritto di imporre decisioni sotto la copertura e la giustificazione delle leggi scientifiche non è eticamente giustificabile. La politica non deve fermarsi di fronte alla tecnica ma deve rapportarsi con essa con tutti gli strumenti a sua disposizione: i più importanti strumenti di controllo sono il dibattito pubblico e la partecipazione dei cittadini al processo di gestione e governo del territorio. Rischiamo altrimenti una politica inumana, moralmente ignava, colpevole cioè di non voler comprendere fino in fondo le questioni della tecnica e di lasciare a questa ultima la responsabilità delle scelte e il lavoro “sporco” per arrivare a dire e realizzare qualunque cosa: “E’ la scienza, Signori, che ce lo impone” sarebbe la giustificazione più utilizzata: una bugia detta senza forse davvero comprendere fino in fondo le ragioni e la opportunità di quelle scelte, dettate da altri interessi. Noi siamo intervenuti in questo frangente: abbiamo studiato, ci siamo formati e informati, abbiamo cercato competenze al di fuori delle nostre conoscenze e competenze. Lo abbiamo fatto prima di tutto per una questione di dignità di un territorio che non vuole essere periferia nel senso classico di “banlieu” e rivendica una propria dimensione di bellezza che si oppone all’oblio di questi ultimi tempi.
La mozione pone anche un altro interrogativo etico, che non pone solo l’attenzione sulla idea di sviluppo di una città, ma piuttosto sulle priorità della nostra società: quali sono le priorità del nostro mondo? Fino a che punto possiamo spingerci, per esempio, per realizzare una infrastruttura? Il “progresso” fino a che punto può spingersi? Salvaguardare la storia, il nostro bagaglio culturale e identitario è un prezzo che possiamo pagare con leggerezza? In una società che svilisce il mondo della cultura e della scuola, che favorisce l’economia piuttosto che la comunità, questo interrogativo non diventa di facile risposta e rischia di trasformarsi in una domanda che travalica il mero esempio genovese e porta l’attenzione sullo “scontro di civiltà” che viviamo tutti i giorni, tra chi assiste passivamente contribuendo allo sfacelo e chi non rimane in silenzio e pensa ad una idea diversa di comunità e società. Può una opera, una infrastruttura essere messa davanti a tutto, davanti alle nostre sensibilità, alla nostra umanità?
In definitiva, perchè un gruppo di liberi cittadini si è voluto indignare e muovere per un così piccolo monumento presente nel proprio altrettanto piccolo quartiere? Crediamo che sia stato fatto soprattutto per salvaguardare il nostro futuro: preservare i simboli del nostro passato non significa fare un esercizio retorico, non significa essere dei malinconici individui attaccati ad una idea romantica di esistenza. Difendere il nostro passato, per citare Luca Borzani, significa difendere il nostro futuro. Significa dare un segnale alla città, non ripetere una nuova Via Madre di Dio. Preservare la Bellezza di un luogo e tutto ciò che è insito nel significato di bellezza stesso (l’umanità, il potenziale aggregativo di un luogo, il rispetto del paesaggio) significa rispettare e dare spazio alla bellezza nella sua dimensione pubblica di Bene Comune. Siamo a un bivio. Come immaginiamo la nostra società, e quindi la nostra città del futuro, quello spazio cioè dove si esplicita in maniera pubblica la nostra idea di società?
Ponte Carrega non è solo un insieme di pietre che si oppone alla furia del Bisagno: è una parte di città fatta di persone che vuole prendersi cura di un nostro territorio offeso dalla speculazione e ancor più dall’oblio della nostra democrazia.
L’idea di Bellezza è un tema politico che dovrebbe, senza retorica, fare parte dell’agenda politica di questa Regione e di questo Paese: l’articolo 9 della Costituzione ne è il fondamento giuridico e da qui passa il messaggio di una idea di cittadinanza, di una idea di cultura e di civiltà slegata dall’individualismo, dalla privatizzazione degli spazi pubblici, dalla autoreferenzialità e superficialità di un certo modo di fare politica che vorremmo vederci finalmente alle spalle.


Ponte Carrega ancora una volta Luogo del Cuore Fai!
Oggi sono stati presentati a Milano i risultati del censimento internazionale promosso dal FAI -Fondo Ambiente italiano- I Luoghi del Cuore 2014.
Ponte Carrega nel 2012 si classificò primo luogo del cuore della Provincia di Genova: il ponte non era ancora stato vincolato con specifico decreto da parte del Ministero e quel risultato contribuì in maniera importante al suo vincolo. Le firme per quell’occasione furono raccolte in breve tempo e con urgenza per sensibilizzare l’opinione pubblica nell’intento di salvare il ponte dal possibile progetto di abbattimento e per valorizzarlo. Questa seconda tappa risponde a questa esigenza di protezione e valorizzazione che risponde allo scopo e allo spirito del censimento del Fondo Ambiente e della Associazione Amici di Ponte Carrega.
La cosa più sorprendente di questa edizione del censimento è che questa volta, pur senza grandi clamori e con poca pubblicità (solo un paio di banchetti organizzati!), abbiamo riproposto la raccolta firme che con nostra grande sorpresa ha avuto di nuovo grande successo: mentre nel 2012 eravamo stati noi a promuoverla in prima persona, questa volta siamo stati soprattutto coordinatori e raccoglitori delle firme raccolte in giro per Genova e la Val Bisagno da cittadini e comitati che hanno raccolto molto spesso le firme in maniera autonoma e spontanea per Ponte Carrega: a tutte queste persone va oggi il nostro ringraziamento e il riconoscimento di questo ulteriore risultato ed obiettivo raggiunto dalla nostra vallata e dal Nostro Ponte! L’obiettivo di superare le mille firme è stato ampiamente sfondato e ora potremo partecipare al bando per cercare di ottenere quei finanziamenti per restauro che nel 2012 non eravamo riusciti ad ottenere per la mancanza di un dettaglio nel progetto di riqualificazione, chiudendo quindi un percorso incominciato nel 2012. Quest’anno, grazie allo studio di architetti Mangeruca, ci siamo mossi in anticipo per cercare di proporre al Fai un piccolo progetto per rendere questa parte di vallata più bella!
Il progetto verrà presentato in una delle prossime riunioni di quartiere.
Quest’anno il ponte si è classificato 3° luogo del cuore di Genova, rimanendo quindi sul podio e piazzandosi davanti alla Villa della Duchessa di Galliera di Voltri e all’Acquedotto storico e classificandosi al 207° posto su scala nazionale sugli oltre 20 mila luoghi segnalati e sui 1.658.701 voti complessivi (1 milione e seicentomila!) che hanno fatto di questa edizione una edizione record!
Il censimento del Fai ha poi riconosciuto, per la prima volta e con grande soddisfazione per la nostra Regione, la vittoria di un bene del cuore ligure: è arrivato infatti primo nella classifica nazionale il convento dei frati Cappuccini di Monterosso al Mare http://iluoghidelcuore.it/risultati# con oltre 110mila voti raccolti!
Il ponte è arrivato secondo nella categoria settoriale “ponti” a livello nazionale – un risultato per noi molto soddisfacente che ci permette di rientrare a pieno titolo nei piani di finanziamento del FAI e che ci rende orgogliosi del risultato raggiunto per il nostro quartiere e la vallata!
Grazie a tutti per aver partecipato!
Rassegna stampa Fai per recupero di Ponte Carrega nella scorsa edizione:
http://www.fondoambiente.it/Attivita-FAI/Index.aspx?q=recupero-del-primo-luogo-del-cuore-di-genova
Link Classifiche Luoghi del Cuore 2014: http://iluoghidelcuore.it/risultati#
Qui sotto riportiamo un video di repertorio sull’intervento di pulizia promosso dagli Amici di Ponte Carrega nel 2013
Un po’ di rassegna stampa
Linkiamo gli articoli delle redazioni web de Il Secolo XIX e La Repubblica sulla fantasiosa idea di una cabinovia sospesa a 35 metri di altezza sul Bisagno (una idea fantastica per favorire i negozi di vicinato evidentemente, ndr!): Secolo XIX: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/02/17/ARCHe6YD-trasporto_valbisagno_progetto.shtml, La Repubblica: http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/02/17/news/cabinovia-107551502/#gallery-slider=107565594.
Qui potete vedere il video realizzato da Il Secolo XIX Web dopo il convegno di ieri mattina, a presentazione avvenuta: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/02/17/ARCHe6YD-trasporto_valbisagno_progetto.shtml mentre qui di seguito trovate l’articolo sulla Cabinovia della Val Bisagno anticipato in un articolo comparso sulla Gazzetta del Lunedì:
Ieri infine in consiglio comunale si è parlato del degrado dell’Acquedotto storico e della scuola di Via Lodi a seguito degli ultimi interventi sui media locali e nazionali (Era Superba:http://genova.erasuperba.it/notizie-genova/acquedotto-storico-valbisagno-degrado-frane-discariche e La7: http://www.la7.it/laria-che-tira/video/a-genova-la-scuola-più-a-rischio-d’italia-06-02-2015-146822). Per quanto riguarda la scuola di Via Lodi è importante sottolineare come non ci siano centraline per il rilevamento della qualità dell’aria nelle vicinanze della più grande autorimessa di autobus della Regione! (le più vicine si trovano in corso Europa e Corso Buenos Aires!).
Qui potete leggere la sintesi del consiglio di ieri su Acquedotto (400 mila euro stanziati per recupero con fondi Por) e scuola di Via Lodi, oltrechè per la passeggiata di Nervi e la scalinata Borghese di Piazza Tommaseo: http://www.comune.genova.it/content/consiglio-comunale-seduta-del-17-febbraio
Osservazioni in merito al nulla osta del Sindaco Marco Doria…
Pubblichiamo nota in risposta alle reazioni sul nulla osta del Sindaco Doria per Ponte Carrega inviataci dal Consigliere comunale Giampaolo Malatesta, mossosi in prima persona per l’ottenimento del permesso firmato da Doria.
<<In riferimento alle reazioni apparse, sia sui social network sia sul secolo XIX di oggi, in merito alle vicende del Ponte Carrega vorrei puntualizzare e chiarire alcuni aspetti.
L’Associazione Amici di Pontecarrega, a cui riconosco un forte impegno di approfondimento e lavoro sul quartiere e territorio, ha reagito in modo troppo irrazionale ad una nota di natura giuridico amministrativa sottoscritta dal sindaco. In pochi giorni ( la richiesta è partita il 3 ottobre ed il bando FAI scadeva il 10 ) è stato approfondito il tema, discusso in giunta e affidata la redazione formale di un nulla osta alla segreteria generale e direzioni competenti. La nostra città non può dimenticare che per le recenti alluvioni ci sono state vittime e che sono in corso inchieste della magistratura per accertare competenze e responsabilità. Mi spiace notare che invece che dare atto che il Sindaco ha comunque sottoscritto un nulla osta che era indispensabile per partecipare al bando in quanto il manufatto è di proprietà della Civica Amministrazione, si è invece enfatizzato le premesse di natura giudico amministrativa di sicurezza idraulica disposte anche da altri enti ( come per il Piano di Bacino ) o di progetti preliminari antecedenti alla valorizzazione culturale ( ancorché non monumentale) del ponte che non possono essere superati da un nulla osta ma da atti deliberativi collegiali. Nella nota predisposta dagli uffici tecnici e sottoscritta dal Sindaco è altresì evidenziato che in seguito ad opere come lo scolmatore ( la cui realizzazione è stata riavviata da questa amministrazione ) si potrebbero superare o ricalcolare le prescrizioni imposte. Mi pare che l’approfondimento ed il confronto pacato potevano essere anteposti alla frettolosa polemica mediatica anche per rispetto di chi come me, ma soprattutto del Sindaco che si è adoperato a fornire una risposta comunque positiva in tempi ristretti. Con rispetto e cordialità>>.
Malatesta Gianpaolo Consigliere Comunale
La verità autentica
“Un uomo al proprio interno può essere del tutto autentico, perfettamente dedito all’ideale, privo del più piccolo interesse personale, ma tuttavia vivere una vita autentica solo a metà.
Il caso esemplare è il fanatismo, politico o religioso che sia. Qui abbiamo a che fare con veri e propri asceti, nessun dubbio al riguardo, ma dell’idiozia e talora del crimine. Hitler era così.. forse anche Lenin e Stalin, Mao Tze-Tung e Pol Pot… Forse anche i terroristi, rossi o neri che hanno sparato alle spalle di persone per bene e mettevano bombe sui treni e nelle piazze erano così. Persino i mafiosi si chiamano tra loro “uomini d’onore”… Forse anche Roberto Bellarmino, gesuita, cardinale, dichiarato santo e dottore della Chiesa, che fece bruciare vivo Giordano Bruno, perché non aveva abiurato alle sue idee, era così.
Ma l’ideale a cui un uomo è autenticamente fedele, può essere distruttivo per gli altri e una prigione per lui. Può generare aggressività, violenza, superstizione, odio, morte, come di fatto è avvenuto e avviene, e in questo senso si parla letteralmente di – vittime della verità –
La verità autentica, infatti, ha natura relazionale, coincide con il bene comune e con la giustizia, e perciò le idee che intendono rappresentarla si verificano pragmaticamente sulla capacità di produrre bene e giustizia.
L’albero della verità, è stato detto, si riconosce dai suoi frutti…”
(Tratto dal saggio di Vito Mancuso – La vita autentica 2009)
Riconoscendo al Comune di Genova una rigorosa autenticità nell’applicazione del vigente Piano di Bacino, pubblichiamo di seguito la lettera a firma del Sindaco Marco Doria, riguardante il nulla osta alla presentazione del nostro progetto di restauro di Ponte Carrega.
La nostra domanda è stata presentata al Comune per poter partecipare al concorso promosso dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), per accedere a un finanziamento volto al suo recupero. Ponte Carrega, in qualità di primo luogo del cuore 2012 nella Provincia di Genova, ha diritto di partecipare al concorso e accedere eventualmente al finanziamento per il suo recupero.
Clicca sull’immagine per accedere al documento – Vedere anche il nostro articolo “Perché”
il Comune ha dato il suo nulla osta, come poteva farlo Ponzio Pilato: lavandosene le mani – “.. il Comune non assume alcun impegno in ordine al mantenimento del ponte Carrega..”, “..superiori esigenze di tutela della pubblica incolumità”.. e fino a questo punto nulla da obbiettare, anche noi siamo consapevoli che prima viene l’incolumità pubblica e poi il resto.. è l’ultimo inciso che ci ha preoccupato.
“mantenendo altresì una posizione estranea alla procedura in oggetto”.
Chi finanzierebbe un restauro a un ponte “fuori norma” che il Comune dichiara di non voler adeguare ma piuttosto demolire? La perdita del finanziamento per il recupero del Ponte, in queste circostanze, è certa.
In fondo anche la Lanterna probabilmente ha qualche problema nei riguardi dell’attuale norma sismica, ma forse, mettendo sempre in primo piano le superiori esigenze di tutela della pubblica incolumità, ci sono soluzioni alternative prima di proporne l’abbattimento.
Grazie comunque a tutti coloro che hanno partecipato, presto la pubblicazione con la lista delle adesioni alla presentazione del progetto di recupero al FAI.
Domani la presentazione del nostro progetto di restauro di Ponte Carrega
Scade domani il bando del Fai-Fondo Ambiente Italiano su I Luoghi del Cuore d’Italia! Siamo pronti a presentare il nostro progetto tra centinaia di altri progetti in tutta Italia, alla sede centrale del Fai, a Milano.
Dopo aver ricevuto, in estate, la comunicazione di essere rientrati nei progetti finanziabili, la nostra associazione ha cominciato a lavorare sulle Linee Guida del 6°Censimento I Luoghi del Cuore. Abbiamo quindi pensato a un progetto che potesse riportare il Ponte al suo antico splendore con interventi di ripristino dell’antica illuminazione ottocentesca e l’installazione della edicola votiva nel suo posto originario.
Ne abbiamo parlato durante l’estate con il Fai, siamo andati in Soprintendenza e in Comune, abbiamo trovato sponsor e soggetti che ci hanno offerto il loro patrocinio e il loro attestato di partenariato per aderire e sostenere la nostra candidatura. Il progetto vero e proprio passerà invece per l’iter di approvazione della Soprintendenza (con cui abbiamo un nuovo sopralluogo Venerdì mattina).
In attesa di pubblicare il nostro Dossier completo, con tutti gli attestati di partecipazione dei nostri partner, pubblici e privati, genovesi e soprattutto territoriali, pubblichiamo l’adesione della Fondazione Genoa 1893 (http://www.fondazionegenoa.com/), tra i primi soggetti ad aver aderito all’iniziativa.
Questa mattina a Palazzo Reale l’incontro con la Soprintendenza e il Fai
Questa mattina, accompagnati dal Vice Presidente del Fai Liguria arch. Gustavo Dufour, abbiamo incontrato a Palazzo Reale la Soprintendente responsabile del procedimento per la Val Bisagno, arch. Cristina Pastor. Si è trattato di un primo step necessario prima della presentazione del progetto di restauro a Milano del prossimo 10 ottobre. Il progetto rientra tra i progetti finanziabili nel bando de I Luoghi del Cuore, di cui Ponte Carrega fa parte.
D’accordo col Fai abbiamo illustrato i punti del progetto:
ripristino della illuminazione storica ottocentesca, riposizionamento della edicola votiva al centro del ponte (o nel suo intorno) integrazione delle lastre mancanti e restauro di quelle rovinate, inserimento di pannelli esplicativi e di elementi di arredo urbano.
Il progetto che verrà presentato al FAI di Milano avrà il sostegno della Soprintendenza, che valuterà le nostre proposte avallandole o respingendole a seguito di attenta analisi filologica.
Il progetto si comprende meglio se inserito in un mosaico più ampio che prevede il coinvolgimento del Fai, del Wwf, del Cai, dei comitati locali, del Municipio, dell’Arci e Legambiente (con il progetto Rise Up) per il recupero delle creuze e dei sentieri del parco dell’acquedotto, parco dei forti del lato occidentale e soprattutto del futuro parco dei forti del versante orientale (sabato prossimo incomincia la pulizia del sentiero che porta alla Torre Quezzi con il coinvolgimento dei ragazzi del Rise Up).
Infine la Soprintendenza ha voluto conoscere e vedere i progetti di trasformazione in atto nel quartiere, riservandosi di approfondire la questione nel limite delle competenze del proprio ufficio. In particolare ci è stato fatto notare che le costruzioni intorno a un bene monumentale come Ponte Carrega debbano essere adeguate al contesto e non lesive dell’ambiente e del decoro che merita un bene dichiarato monumentale.
art. 45 d.lgs 45/2004
Il Ministero ha facoltà di prescrivere le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro.
C’eravamo tutti
Presentazione alla cittadinanza dei lavori di restauro di Ponte Carrega.
Ieri sopra il ponte c’eravamo quasi tutti, anche chi aveva sostenuto il progetto del suo abbattimento.
E’ stata una festa splendida!
Più di 150 persone hanno assistito allo spettacolo del trio Pirovano-Cambri-Cravero e poi hanno dato vita a una bellissima festa sul Nostro Ponte Carrega! Una occasione fantastica di solidarietà e di cittadinanza. E’ stata la festa del buon senso, la festa dell’impegno civile, la festa della dignità di un quartiere che non si arrende al degrado. E’ stata la festa di chi pensa che il bello, la propria identità, l’ambiente in cui vive, vada preservato in modo sostenibile e che questo sia il vero patrimonio di tutti. E’ stata la festa di chi vuole valorizzare il luogo in cui vive contro chi vuole mortificarlo per renderlo un’aera di servizio, un parcheggio per gli ultimi, una periferia sociale.
L’idea di restuaro del ponte è la presa di coscienza della ns associazione e del nostro quartiere. Rappresenta il balzo in avanti verso una politica dei cittadini. Il filo conduttore che muove la nostra attività è quello della dignità: dopo l’alluvione il nostro spirito non è stato fiaccato nemmeno dalla cementificazione in atto nel nostro quartiere. Si pensi alla rabbia e al senso di ingiustizia e di abbandono quando nel nostro quartiere ancora sporco di fango sono incominciati i lavori di sbancamento della collina; si pensi alla rabbia e alla incredulità nel sentire dire che Ponte Carrega era un ponte non a norma! E’ un ponte del ‘700, come potrebbe essere a norma con le vigenti norme idrauliche? La nostra azione è stata quella di opporci a queste “visioni di valle” muovendo competenze. Così nasce la collaborazione con il Wwf, il Fai, con il Cima di Savona (ente di ricerca dell’università di Genova) e con il Politecnico di Milano. Il restauro di Ponte Carrega ha un significato più profondo, ma di più sottile interpretazione di quello che forse è apparso al di fuori: non è stata solo occasione di festa, ma atto di denuncia verso chi pensa di poter sconvolgere la vita del cittadino senza rendergliene conto. E’ atto di impegno civile che testimonia la volontà di sporcarsi le mani e di metterci la faccia. E’ atto di resistenza, in qualche modo, verso chi tende ad avere una visione mortificante del nostro territorio e del nostro ambiente, verso chi ha una mancanza totale di una idea di sviluppo della vallata e della città, che non sia quella del cemento e dei centri commerciali. Da un punto di vista logistico abbiamo coinvolto la cittadinanza nella maniera più totale: persone diverse che lavorano insieme come durante l’alluvione del 4 novembre: come allora scout, ultras Tito, anarchici, Acr, Arci. Pura solidarietà che ci rende orgogliosi di questo quartiere. Ci eravamo dati un mese per poter completare i lavori, ma sono bastati solo 4 giorni. Decine e decine di cittadini hanno apportato il loro contributo, anche solo offrendoci il caffè, o portandoci le bibite fresche durante i lunghi pomeriggi assolati. Fondamentale poi il contributo del Cai Bolzaneto, per i delicati lavori su corda per eliminare le infestanti e le piante di fico presenti ai lati del ponte e dello sponsor privato, il colorificio Tassani, che ha offerto la pittura anticorrosiva ferromicacea per dipingere la ringhiera (precedentemente carteggiata e preparata alla coloritura: circa 100 metri di ringhiera!). Il municipio ha offerto supporto logistico e ha offerto guanti e pennelli. Prossimo obiettivo a breve termine che ci siamo posti è quello di installare le fioriere a sbalzo in modo da addobbare il ponte: l’obiettivo è quello di far si che siano le famiglie del quartiere a adottare una fioriera e a tenerla in ordine! Il Fai, in tutte le sue forme, ha dato un contributo fondamentale in termini di visibilità (anche sul suo sito). Sia la sede genovese, che ligure, sia la sede nazionale milanese hanno preso a cuore le sorti del ponte segnalato con quasi 2.000 firme al censimento promosso dal Fondo ambiente “I Luoghi del Cuore”. Ponte Carrega è primo Luogo del Cuore di Genova ed è perciò tutelato e salvaguardato dal Fai. Stiamo per inviare un dossier a Milano che il Fai pubblicherà sul libro “SOS paesaggio” e che entrerà nell’archivio nazionale del Fai. Con il Fai si sta anche sviluppando un discorso di valorizzazione del ponte con il tentativo di installare panchine e lampioni d’epoca sul ponte per riportarlo all’antico splendore. Anche la settecentesca edicola votiva della Madonna delle Grazie rientra in questa operazione di valorizzazione: si sta valutando la possibilità di installare l’edicola marmorea sul ponte (dove anticamente era posizionata), invece che nel giardino posto a fianco della rotonda sul piazzale della ex-cementifera.
Inizio del restauro di Pontecarrega – 29.06.2013
PER IL PONTE-restauro di Ponte Carrega , di Serena Gargani e Lorenzo Martellacci
Il FAI celebra il recupero del primo luogo del cuore di Genova!
Il nostro intervento di recupero di Ponte Carrega sul sito del FAI!
Il sito internet del Fondo Ambiente Italiano dedica uno spazio in prima pagina alla nostra iniziativa inserendola tra le iniziative di rilevanza nazionale nell’ambito delle Attività Fai legate al censimento I Luoghi del Cuore. Inevitabile affermare il nostro orgoglio e la nostra soddisfazione per avere portato il Nostro Ponte Carrega all’attenzione nazionale!
http://www.fondoambiente.it/Attivita-FAI/Index.aspx?q=i-luoghi-del-cuore-lavori-in-corso
Il nostro intervento di recupero, sponsorizzato da Tassani Vernici, comincerà domani alle ore 8:00 e si protrarrà finio alla fine dei lavori! E’ prevista la partecipazione del Presidente del Municipio IV Media Val Bisagno, Agostino Giannelli, degli Ultras Tito Cucchiaroni, degli attori Mauro Pirovano e Ugo Dighero. Tra le associazioni che hanno dato la loro adesione c’è il Comitato di Piazza Adriatico, gli scout e l’Acr di Montesignano, alcuni membri del Cai della sezione di Bolzaneto per gli interventi su corda. Ma aspettiamo tanti cittadini e cittadine che vogliono dare il loro contributo a questa operazione in cui la cittadinanza vuole attivamente rivendicare la propria presenza sul territorio!
Il 29 giugno sarà una occasione di festa per un quartiere che vuole superare il concetto di periferia. I ragazzi che erano con noi a spalare il fango si prenderanno una bella rivincita per dire il loro NO al degrado e per dire SI a una diversa idea di città, solidale e partecipata: ecco la nostra idea di CITTADINANZA. Il 29 giugno ci riprendiamo il NOSTRO TERRITORIO: non ci opponiamo al cambiamento ma pretendiamo che questo sia a misura di uomo e di cittadino, secondo i canoni che ci siamo dati nel nostro Statuto e che ispirano la nostra azione sociale.
Pertanto, il nostro vuole essere la riscossa del nostro quartiere e un atto di denuncia verso chi pensa alla Val Bisagno come ad un’area di servizio in cui tutto è permesso e concesso! Cari Signori, qualcosa sta cambiando!
APC
La nostra idea di cittadinanza, la nostra rivincita dopo l’alluvione del 4 novembre: restauriamo insieme Ponte Carrega!

Dopo il successo della raccolta firme del Fai ” I luoghi del Cuore 2012″ l’Associazione Amici di Pontecarrega promuove, grazie alla sponsorizzazione del Colorificio Tassani, il patrocinio del Municipio IV e la collaborazione del FAI (Fondo Ambiente Italiano), alcuni lavori per valorizzare lo storico Ponte Carrega in Valbisagno in vista dell’evento del 5° Festival dell’Antico Acquedotto.
Sabato 29 giugno i cittadini sono invitati a partecipare ai lavori di coloritura della ringhiera e della pulizia dalle piante infestanti nate spontaneamente ai lati del ponte.
La manifestazione avrà luogo dalle ore 8:00 e si concluderà alle 18:30, continuando anche per i successivi giorni fino al termine dei lavori.
L’evento avrà il suo culmine tra le ore 10:00 e 12:00 del 29 giugno.
La manifestazione è un invito alla cittadinanza a prendersi cura del proprio patrimonio storico e culturale con un esempio di partecipazione attiva alla manutenzione dei beni comuni.
L’associazione Amici di Ponte Carrega e nata nel 2012 su iniziativa di alcuni cittadini preoccupati per un progetto di “riqualificazione” urbana che prevedeva la possibilità di abbattimento dello storico Ponte Carrega (anno di costruzione 1788), per lasciare posto a un altro ponte carrabile a quattro corsie automobilistiche in occasione del riassetto viario per meglio servire i nuovi centri commerciali in costruzione.
L’associazione inizialmente si è mossa mobilitandosi con una segnalazione al FAI, come “luogo del cuore 2012”, raccogliendo c.a. 2.000 firme (un mese prima della scadenza del concorso), facendo diventare il monumento il primo segnalato a Genova e il secondo, nella categoria ponti, in Italia. (80° su 10.000 segnalazioni)
L’associazione è impegnata costantemente in una campagna di sensibilizzazione e di valorizzazione del patrimonio storico-ambientale della Valbisagno, promuove in sinergia con altri soggetti (tecnici, amministrazioni, comitati, soggetti privati, ecc) proposte di riqualificazione concrete del quartiere. (recentemente colpito dall’alluvione del 4 novembre 2011 e oggi oggetto di pesanti interventi edilizi che ne cambieranno definitivamente l’assetto urbano).
In questo contesto l’associazione vuole rivendicare e suggerire ai responsabili dei progetti una maggiore attenzione alla valorizzazione dei tessuti urbani esistenti, non oppone contrarietà al cambiamento, ma rivendica un migliore pensiero sull’urbanizzazione di questo territorio con concetti di città-sviluppo e della sicurezza al rischio idrogeologico, compatibili secondo l’indirizzo dell’Agenda 21 e della Carta di Aalborg (che il Comune di Genova ha sottoscritto da tempo proprio per la Valbisagno).
Questi elementi sono ritenuti essenziali per arricchire stabilmente la comunità di cittadini e farla crescere in armonia senza creare pericolose lacerazioni in quartieri di servizio degradati privi di storia e identità.
Fabrizio Spiniello,
(Presidente Amici di Ponte Carrega)
Cell. 3492377545
Chi volesse dare una mano pratica ai lavori è pregato di iscriversi sull’evento facebook Operazione ponte pulito o all’indirizzo mail info@amicidipontecarrega.it ,oppure direttamente presso l’Officina Pontecarrega entro venerdì 21 giugno alle ore 14:00 in modo da agevolare le operazioni di assicurazione dei soggetti che parteciperanno all’iniziativa.
A tutti verrà fornito l’occorrente per i lavori (guanti, tuta, mascherina, occhiali, carta vetro, pennelli e colori), ma si consiglia comunque di munirsi di un abbigliamento adeguato alla coloritura.
Luoghi del Cuore da monitorare
Oggi è stato un buon risveglio: ci ha scritto il Fai, dalla sede milanese e dalla segreteria nazionale dei Progetti Nazionali per dirci che il Nostro Ponte è stato inserito nella lista di Luoghi del Cuore da monitorare. Ci è stato richiesto di fornire documentazione e fotografie per descrivere lo stato attuale del Luogo del Cuore, anche in vista di una piccola serie di interventi diretti, che la Fondazione, grazie al contributo di Intesa Sanpaolo, definirà nei prossimi mesi in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Un altro passo in avanti per salvaguardare il Nostro Patrimonio storico e la nostra cultura.