Questa Settimana n. 53 di #spesasospesa si apre martedì 27 aprile alla Basko di San Gottardo e all’Ekom di piazzale Bligny dove troverete rispettivamente i volontari Carlo (Co.ser.co) e Flavio.
Venerdì 30 aprile troverete Federica del #serviziocivile all’Ins di San Gottardo. Nella giornata di sabato la raccolta alimentare proseguirà grazie ai volontari del reparto AGESCI Genova48 di Montesignano e dei Circoli operai preso l’Ins e la Basko di San Gottardo.
Se vi foste persi la presentazione del libro “Fa un po’ caldo – breve storia del riscaldamento globale” organizzata dall’associazione Amici di Ponte Carrega in occasione dell’Earth Day 2021 o voleste rivederla, vi proponiamo il link della registrazione sul nostro canale YouTube:
Questo 25 aprile, oltre al corteo e alla deposizione delle corone presso le targhe dei partigiani, abbiamo installato due nuovi cartelli nelle vie di Ponte Carrega per raccontare la storia della resistenza nel nostro quartiere: il primo è la didascalia della targa di marmo che ricorda la nascita della resistenza in val Bisagno nell’ottobre 1943 presso l’osteria del Varni in via Laiasso: la porta che si trova a fianco alla targa fu il primo deposito di armi di quella che diventerà la Brigata Guglielmetti.
La seconda targa è stata installata all’altezza del civico 7 di via Ponte Carrega, dove viveva Maria Cappellotto a cui il partigiano Pietro Pinetti scrisse la sua ultima straziante lettera prima di essere fucilato dai nazifascisti.
Questi atti non sono solo esercizi di memoria o mere commemorazioni: servono a noi stessi, in primo luogo, per il nostro spirito e per nostra ispirazione, per andare avanti: ascoltare le parole di un condannato a morte per la libertà ci ricorda ciò che non va sprecato e ciò per cui, ancora oggi, vale la pena vivere e lottare.
Il riscaldamento globale influisce sulla vita quotidiana delle singole persone. Anche sulla tua.
Scopriamo insieme come evitare che a Milano faccia caldo come a Casablanca, che la città di Jakarta sprofondi sott’acqua e che gli alligatori tornino a colonizzare il circolo polare artico (spoiler: è già successo!)
Ne parleremo giovedì 22 aprile dalle ore 18:00 sulla piattaforma Google Meet al seguente link: https://meet.google.com/pmk-gpib-qer insieme agli autori del libro “Fa un po’ caldo, breve storia del riscaldamento globale e dei suoi protagonisti” Federico Grazzini e Sergio Rossi e con Marco Costi e Matteo Dellacasagrande degli Amici di Ponte Carrega.
Ieri, 19 aprile 2021, l’Associazione Amici di Ponte Carrega è comparsa insieme all’amica Francesca Viani su La Repubblica in un articolo a firma di Rosangela Urso.
Riportiamo qui sotto il testo dell’articolo, buona lettura!
A seguito dell’incontro dello scorso 12 aprile il Municipio, insieme alle associazioni del territorio che partecipano al tavolo sul rio Torre e Piazza Adriatico hanno condiviso questa lettera indirizzata e inviata all’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi:
Condividiamo con voi l’articolo di Rosangela Urso su La Voce di Genova sulla tesi di laurea in Architettura di Francesca Viani a cui abbiamo collaborato.
La tesi di laurea è incentrata sulla Val Bisagno e su un progetto di River Restoration che guarda a modelli europei e americani e a una riqualificazione leggera e flessibile che asseconda le stagioni e le piene del fiume.
Pubblichiamo qui di seguito la lettera inviata all’arcivescovo di Genova, Mons. Tasca a sostegno del dott. Bogetti, ex procuratore della Corte dei Conti e già presidente di Italia Nostra Genova querelato dal CDA dell’ospedale Galliera a causa delle sue dichiarazioni in merito al progetto del nuovo ospedale.
La associazione Amici di Ponte Carrega, insieme ad altre realtà genovesi, ha aderito a questo appello verso il nuovo arcivescovo metropolitano.
Qui di seguito trovate il testo della lettera e l’articolo di Repubblica con i dettagli della storia:
Nel 2018, dopo l’inaugurazione del percorso della memoria di Camillo Sbarbaro, l’Associazione Amici di Ponte Carrega istruì la pratica per la segnalazione della quercia del sagrato della chiesa di San Michele per chiederne il riconoscimento monumentale.
La segnalazione, accompagnata da un dossier di 24 pagine, fu inviata alla Regione Liguria.
Come già anticipato ( http://www.amicidipontecarrega.it/2020/08/28/la-quercia-del-sagrato-della-chiesa-di-montesignano-diventa-monumentale/) dopo due anni di attesa, la quercia del sagrato (Quercus ilex) è stata inserita dal Ministero delle Politiche agricole nella lista degli alberi monumentali d’Italia ai sensi della D.Dir. n. 9022657 del 24/07/2020.
Con la quercia di Montesignano sono 7 gli alberi riconosciuti di interesse culturale e monumentale della città di Genova, come potete vedere dal link qui riportato: <Link>
Ora grazie all’architetto e amico Stefano Repetto, cultore di storia antica della val Bisagno e amante del bello, possiamo aggiungere qualche altro nuovo particolare a questa vicenda, grazie alla ricerca di archivio da lui fatta. Riportiamo quanto da lui raccontato e lo ringraziamo:
“Verso il mezzogiorno del 26 febbraio 1831 il massaro Luigi Ratto di Giovanni mise a dimora sullo spiazzo antistante la chiesa di San Michele due alberi di elce (leccio). La realizzazione dell’acciottolato sul sagrato fu terminata il 20 ottobre 1841, cioè 180 anni fa”.
Nelle prossime settimane sarà apposta una bella targhetta d’ottone a ricordo del vincolo posto.
Nel frattempo celebriamo questo bel riconoscimento per la nostra amata quercia con questo splendido video a cura di Mauro Pirovano e Lafilmaker:
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La Spesa Sospesa
Il percorso della memoria, sulle tracce di Camillo Sbarbaro
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Luca Mercalli a Ponte Carrega
I nostri saluti al X Congresso Mondiale di Mediazione
Passeggiata fotografica lungo Viale Gambaro di Montesignano prima dell'inizio dei lavori di "riqualificazione" dell'area.
Il verde che viene mostrato è quello che è stato in parte sbancato o sostituito dal nuovo edificio in costruzione.
Come mostrano le foto, prima dell'intervento l'edificio era molto basso e permetteva una piacevole passeggiata sopra la valletta, senza polveri e fumi ormai dimenticati da vent'anni.
Si auspicava una riqualificazione rispettosa dell'agenda 21, ma ora tutto questo non ci sarà più, il nuovo edificio è uniformemente alto come la massima altezza di quello vecchio, triplicandone la volumetria complessiva, porterà migliaia di automezzi in questa valletta. I percorsi di partecipazione dei cittadini sono stati disattesi. Ascolta la delibera di approvazione, ricorda ogni nome per non dimenticare chi lo ha voluto e chi lo ha contrastato.
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