IL TERRITORIO COME BENE COMUNE
Domenica 11 gennaio dalle ore 9.30
Sala del Maggior Consiglio – Palazzo Ducale, Genova

C’è un filo conduttore che unisce tutti i temi affrontati durante le tavole rotonde del convegno? Cosa ha in comune il dissesto idrogeologico con la partecipazione e la gestione del territorio dal basso? Perchè parlare del versante in una giornata in cui riflettiamo della capacità di reagire agli eventi alluvionali? Questo filo conduttore è la RESILIENZA che ci permette di vedere i problemi in una chiave diversa, come opportunità e non solo come mero problema. In ingegneria la resilienza è la capacità dei metalli di assorbire energia di deformazione elastica. Per noi la resilienza è la capacità di reagire ai problemi vedendo in essi una opportunità e una possibilità.

Anche nei nostri territori feriti dalla cementificazione e dalle alluvioni.
La resilienza è un tema molto studiato e diffuso all’estero e per la prima volta, grazie soprattutto al contributo di Lucia Tringali, approda in un convegno a Genova.
La tavola rotonda ci porterà a scoprire il tema della resilienza partendo da un profilo generale fatto da Lucia Tringali sia attraverso la presentazione di casi internazionali, sia attraverso la presentazione del progetto locale “CostruiAmo una Liguria verde, sicura e per tutti” (Librotondo; Labter; Ass. Ambiente Regione Liguria). Alessandro Ravera modererà la tavola rotonda di apertura del convegno coordinando gli interventi di Marco Matera, Gianfranco Saffioti e Daniele Fabrizio Bignami. Marco è uno degli autori del film Se io fossi acqua e ci racconterà l’avventura della comunità di Pignone (SP) dopo l’alluvione del 2011 e la capacità dei pignonesi di reagire con forza all’evento alluvionale. Gianfranco ci racconterà invece quello che i semplici cittadini possono fare organizzandosi autonomamente per prevenire l’evento alluvionale attraverso una rete di pluviometri a basso costo. Daniele Bignami è professore del Politecnico di Milano e Fondazione Politecnico di Milano: insegna Rischio idrogeologico e Protezione civile e si sta occupando in prima persona delle opzioni di temporary flood proofing, che scopriremo durante il suo intervento: sta anche realizzando uno studio per l’applicazione di queste misure nel quartiere di Pontecarrega e Piazza Adriatico.

Al termine della tavola rotonda verrà presentata l’applicazione concreta di una misura di flood proofing nella valle del Fereggiano.