Un uomo al proprio interno può essere del tutto autentico, perfettamente dedito all’ideale, privo del più piccolo interesse personale, ma tuttavia vivere una vita autentica solo a metà.

Il caso esemplare è il fanatismo, politico o religioso che sia. Qui abbiamo a che fare con veri e propri asceti, nessun dubbio al riguardo, ma dell’idiozia e talora del crimine. Hitler era così.. forse anche Lenin e Stalin, Mao Tze-Tung e Pol Pot… Forse anche i terroristi, rossi o neri che hanno sparato alle spalle di persone per bene e mettevano bombe sui treni e nelle piazze erano così. Persino i mafiosi si chiamano tra loro “uomini d’onore”… Forse anche Roberto Bellarmino, gesuita, cardinale, dichiarato santo e dottore della Chiesa, che fece bruciare vivo Giordano Bruno, perché non aveva abiurato alle sue idee, era così.

Ma l’ideale a cui un uomo è autenticamente fedele, può essere distruttivo per gli altri e una prigione per lui. Può generare aggressività, violenza, superstizione, odio, morte, come di fatto è avvenuto e avviene, e in questo senso si parla letteralmente di – vittime della verità –

La verità autentica, infatti, ha natura relazionale, coincide con il bene comune e con la giustizia, e perciò le idee che intendono rappresentarla si verificano pragmaticamente sulla capacità di produrre bene e giustizia.

L’albero della verità, è stato detto, si riconosce dai suoi frutti…”

(Tratto dal saggio di Vito Mancuso – La vita autentica 2009)   

Riconoscendo al Comune di Genova una rigorosa autenticità nell’applicazione del vigente Piano di Bacino, pubblichiamo di seguito la lettera a firma del Sindaco Marco Doria, riguardante il nulla osta alla presentazione del nostro progetto di restauro di Ponte Carrega.

La nostra domanda è stata presentata al Comune per poter partecipare al concorso promosso dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), per accedere a un finanziamento volto al suo recupero. Ponte Carrega, in qualità di primo luogo del cuore 2012 nella Provincia di Genova, ha diritto di partecipare al concorso e accedere eventualmente al finanziamento per il suo recupero.

Clicca sull’immagine per accedere al documento – Vedere anche il nostro articolo “Perché”

il Comune ha dato il suo nulla osta, come poteva farlo Ponzio Pilato: lavandosene le mani – “.. il Comune non assume alcun impegno in ordine al mantenimento del ponte Carrega..”“..superiori esigenze di tutela della pubblica incolumità”..  e fino a questo punto nulla da obbiettare, anche noi siamo consapevoli che prima viene l’incolumità pubblica e poi il resto.. è l’ultimo inciso che ci ha preoccupato.

“mantenendo altresì una posizione estranea alla procedura in oggetto”. 

Chi finanzierebbe un restauro a un ponte “fuori norma” che il Comune dichiara di non voler adeguare ma piuttosto demolire?  La perdita del finanziamento per il recupero del Ponte, in queste circostanze, è certa.

In fondo anche la Lanterna probabilmente ha qualche problema nei riguardi dell’attuale norma sismica, ma forse, mettendo sempre in primo piano le superiori esigenze di tutela della pubblica incolumità, ci sono soluzioni alternative prima di proporne l’abbattimento.

Grazie comunque a tutti coloro che hanno partecipato, presto la pubblicazione con la lista delle adesioni alla presentazione del progetto di recupero al FAI.

Pontecarrega