Archive for ottobre 2013

Anche l’attore Mauro Pirovano al Convegno sul dissesto idrogeologico

Anche l’attore Mauro Pirovano al convegno dell’8 e 9 novembre. Un breve intermezzo tra un docente universitario ed un altro per parlare di Bisagno da un punto di vista popolare con un artista che studia e ricerca aneddoti andati perduti nel tempo. Pirovano racconterà poesie e storie popolari che raccontano il Bisagno: riteniamo sia necessario il contributo culturale in un convegno che non è solo scientifico e che sia anzi fondamentale per imparare a conoscere meglio la Valle in cui viviamo.

Sabato 9 novembre 2013
Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale

Mauro Pirovano

GENOVA, DAL DISSESTO IDROGEOLOGICO UN’OPPORTUNITA’ PER LA CITTA’. Presentazione del convegno dell’8 e 9 novembre prossimi

 

LA LOCANDINA DEL CONVEGNO DELL'8 E 9 NOVEMBRE PROSSIMI!Brochure

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Brochure

Dopo il lavoro svolto in questi mesi sul tema del dissesto idrogeologico nell’ambito del gruppo di lavoro promosso dal Wwf, l’Associazione Amici di Pontecarrega è orgogliosa di presentare il programma del Convegno che l’8 e il 9 novembre prossimi vedrà impegnati, tra la Val Bisagno e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, alcuni tra i maggiori esperti di dissesto idrogeologico in campo nazionale e internazionale. Per parlare di dissesto idrogeologico in modo puntuale e scientifico, partendo dai cambiamenti climatici per arrivare nel caso particolare alla Val Bisagno.
I cittadini si muovono: appoggiata la vanga dopo il dramma del 4novembre, questo vuole essere il nostro modo per non dimenticare: vogliamo parlare di alluvioni, di piani di protezione civile, di cultura del rischio. Per farlo siamo andati a cercare il meglio: Fondazione Politecnico di Milano, Università di Genova, CIMA Research Foundation.

Con loro abbiamo costruito un convegno che parte dal basso e che vuole essere partecipato da tutta la cittadinanza e soprattutto dalle Istituzioni. Cerchiamo il confronto e non lo scontro e con umiltà abbiamo cercato di imparare qualcosa su questo tema che deve diventare di interesse quotidiano, in una città fragile come Genova: la convivenza con il rischio va insegnata e deve diventare un tema comune a tutti.

La solidarietà nata in quei giorni continua e dà i suoi primi frutti con un convegno nato da chi dal fango ha cominciato un percorso critico e di studio, analizzando cause e problemi e giungendo ad alcune proposte che saranno esposte durante la due giorni di convegno.

Il convegno è strutturato su due giorni:

 Venerdì 9 si svolgeranno quattro workshop con altrettanti Comitati o Associazioni impegnate nella problematica del rischio idrogeologico. I cittadini faranno da ciceroni guidando gli esperti nei quartieri a rischio, esponendo loro osservazioni e problematicità. Per una volta il ruolo si ribalta: il docente osserva e ascolta il cittadino, la sua esperienza sul campo.
Poi, nell’incontro residenziale presso il Municipio di Molassana in piazza dell’Olmo, il professore torna a parlare dalla cattedra esponendo le sue conclusioni in un documento condiviso che sarà esposto il giorno dopo a Palazzo Ducale.
La giornata si conclude con la proiezione

del film evento Se Io Fossi Acqua, alle ore 21:00 presso la Sala Punto di Incontro Coop Val Bisagno (qui tutte le info:https://www.facebook.com/events/211538622364485/?hc_location=stream ).
Sabato 9 novembre invece il convegno classico con i contributi di docenti, Istituzioni e cittadini nel più bel salotto della città: il Salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale per parlare del dissesto idrogeologico come di una opportunità che Genova non può permettersi di perdere: opportunità culturale per divulgare una cultura del rischio che ci renda consapevoli e attenti, opportunità per tornare a curare il nostro territorio e a prendercene cura.

Vi aspettiamo!

Gli Amici di Pontecarrega

>> SCARICA IL VOLANTINO <<

 

(musica di sottofondo: 1970 Alluvione a Genova, La chitarra di Bellafontana di Renzo Rosso – vedi il video su: http://www.youtube.com/watch?v=CV_mW7mC21U&feature=player_detailpage)

Il documentario Se Io Fossi Acqua a Genova per il convegno sul dissesto idrogeologico

se io fossi acquaEsattamente due anni fa una violenta alluvione si abbatteva sullo spezzino. Pochi giorni il dramma si abbatteva con ferocia anche su Genova.

A due anni da quel tragico evento e in occasione del convegno sul dissesto idrogeologico presentiamo la proiezione di “Se Io Fossi Acqua”, documentario che narra il dramma e la rinascita di una comunità colpita dall’alluvione del 25 ottobre 2011, nella Valle del Pignone.

Venerdì 8 Novembre 2013
ore 21
Sala Punto Incontri Coop Val Bisagno
Lungo Bisagno Dalmazia 75

Il documentario sarà presentato da Mauro Pirovano e dalla giornalista Anna Maria Coluccia de Il Corriere Mercantile che dialogheranno con i tre autori Luigi Martella, Massimo Bondielli e Marco Matera sul film e sul fragile rapporto che intercorre tra dissesto idrogeologico e cementificazione.

https://www.facebook.com/SeIoFossiAcqua

Oggi su Il Secolo XIX una nostra testimonianza sul quartiere a due anni dall’alluvione

Si parla solo di aumentare parcheggi e di realizzare nuovi centri commerciali. Ma della gente, delle persone non ne parla nessuno. Oggi, invece, su Il Secolo XIX Web, l’intervista di Licia Casali ai nostri Ivan, Sabrina e Simona a due anni dal 4 novembre. Ascoltate le loro parole e la loro testimonianza! Loro parlano di piazza, di vivibilità, di dignità.
Questa è politica nel senso più alto.
Punto.

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/10/21/AQcKhvj-piazza_adriatico_abbandonati.shtml

Un parcheggio è sempre meglio di una piazza

SoloParkOggi Il Corriere Mercantile dedica due pagine a Pontecarrega e in particolare alla variante del Bricoman che è in via di approvazione in giunta comunale (ma prima deve passare in giunta municipale per una osservazione che anche se non vincolante è politicamente incisiva). Crediamo che alla fine la variante verrà approvata. Ancora una volta sarà il nostro territorio a pagare il prezzo più alto di un progetto perdente e le poche migliorie da noi proposte (sostanzialmente mettere qualche albero nel parcheggio) non saranno realizzate, nonostante le parole dei nostri amministratori, da sempre favorevoli (a loro detta) ad una mitigazione dell’impatto: impossibile infatti piantare alberi su un parcheggio in struttura. Come si concluderà la questione? Facile. Puntando sulla mancanza di parcheggi pubblici. Ad oggi infatti non c’è nessun accordo tra amministrazione e Bricoman per l’apertura al pubblico dei parcheggi privati della struttura. Questi parcheggi sono “privati ad uso pubblico”, il che significa che dalle 22:00 alle 6:00 i parcheggi saranno chiusi al pubblico. Degli 80 parcheggi oggi esistenti su Via Pontecarrega e in parte su Lungo Bisagno Dalmazia ne saranno realizzati solo 26 pubblici. Un errore voluto? Secondo noi si perchè in questo modo Bricoman potrà avere carta bianca all’approvazione di una variante che, pur prendendo in giro il cittadino e la nostra associazione, accontenterebbe sia l’amministrazione (la panacea dei parcheggi), sia il proponente (il piano ancora invenduto potrà essere venduto più facilmente se presentato agli acquirenti con un’area di 6.000 mq in più di parcheggi pertinenziali e quindi di potenziali clienti). Eppure i parcheggi sarebbero più che sufficienti per l’intero quartiere e anche di più: 208 parcheggi sono già previsti infatti solo nel piazzale antistante il Bricoman. In questo modo rispondiamo anche al presidente Gianelli che oggi a Primocanale ha dichiarato di volere i parcheggi: i parcheggi ci sono già e a questi possiamo anche aggiungere l’innumerevole mole di parcheggi che sarà realizzata nella copertura della ex Guglielmetti: un grande parcheggio che andrà da Pontecarrega a Piazzale Bligny.
Caro Presidente, non sono i parcheggi che mancheranno a Pontecarrega, ma spazi aggregativi e sociali.
(Nota bene, gli alberi nel render di cantiere sono un inganno, non sono mai stati previsti, come è scritto nella relazione istruttoria: il piazzale antistante all’edificio e il parcheggio… saranno delimitate da aiuole idoneamente piantumate con essenze a basso fusto e cespugli)

Dario Vergassola interverrà al convegno sul dissesto idrogeologico!

18 giorni al convegno sul Dissesto idrogeologico!
Tra gli ospiti, l’attore comico Dario Vergassola: da Napoli, dove è impegnato nelle riprese di un programma insieme a Licia Colò, si collegherà con noi per parlare di alluvione e per ricordare la sua esperienza durante l’alluvione dello spezzino del 2011.Dario Vergassola

Un film già visto..


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Tra qualche giorno la giunta dovrà esprimersi per l’approvazione della variante richiesta dal gruppo Coopsette, per l’edifico in cui andrà a collocarsi il nuovo negozio Bricoman.

Il film sarà sempre lo stesso, forse perché queste cose sono regolate con accordi preliminari, dove i cittadini contano come il due di picche.

Come associazione da circa un anno abbiamo chiesto il miglioramento del progetto attraverso semplici interventi di piantumazione di alberi a medio e alto fusto intorno all’attività prevista. Questa richiesta sarebbe un minimo riconoscimento e attenzione per il disagio che sarà arrecato a chi dovrà vivere con il traffico e l’aumento dell’inquinamento portato dei nuovi centri commerciali.

Dopo sei mesi di comunicazioni politiche e istituzionali, dove i signori di turno esprimevano compiacenza e approvazione alle nostre richieste, il risultato è stato quello di ottenere una variante dove al posto del piazzale del parcheggio viene proposta una nuova struttura per aumentare i posti auto pertinenziali.

Evidentemente nel progetto approvato i posteggi previsti non erano sufficienti.

In questa storia troppe cose non tornano: un ponte del 1788, non più idoneo al piano di bacino, si deve abbattere senza nemmeno prospettare un suo adeguamento. Perché questa volontà distruttiva? Forse non si conosceva il valore storico o culturale del monumento? In tal caso l’ipotesi è ancora più inquietante perché getterebbe un ombra sulle capacità, soprattutto culturali, dei progettisti proponenti. Noi non crediamo che sia così. Anzi i tecnici a questo livello sono molto bravi, piuttosto crediamo che abbiano risposto alle esigenze di un committente superiore, ma quale?

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Dopo l’abbattimento di Ponte Carrega il progetto prevede il rifacimento di un ponte a quattro corsie automobilistiche con innesto nella rotonda verso i nuovi centri commerciali: ex-Italcementi, ex-officine Gulgielmetti. Ma non è difficile prospettare che il nuovo ponte è realizzato per favorire l’accesso veicolare verso l’area delle Gavette, oggi di proprietà del Comune tramite la società controllata S.P.IN.spa

In tutto questo procedere sembra che ci sia una regia superiore, estranea anche alla volontà dichiarata dalle principali forze politiche di maggioranza e dei cittadini. In campagna elettorale si diceva: “..non s’intende avvallare un modello di insediamento presente in altre parti della citta (Campi) , molti di noi hanno creduto a queste affermazioni, ma i fatti, ora è certo, sono un’altra cosa.

In Val Bisagno ci sono grandi distretti di trasformazione, aree pubbliche da vendere ai privati e da far fruttare il più possibile con la monetizzazione e gli oneri di urbanizzazione, proprio come è già avvenuto per l’ex area italcementi e le ex-officine Guglielmetti. Diciamo la verità, le grandi aree pubbliche, per essere appetibili ai privati, dovranno essere prima raccordate con una nuova viabilità, altrimenti la vallata esploderà.

Ma come far passare tutta questa opera di trasformazione senza che ci sia un opposizione forte dei residenti che presto saranno travolti dal nuovo traffico, inquinamento e rumore, con un declassamento complessivo della qualità di vita?

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Occorre qualcosa che attragga il consenso e che sia anche di grande riscontro mediatico, diversamente nessuno approverebbe una trasformazione della Val Bisagno nella Val Polcevera del levante.

Ecco quindi l’idea di unire il concetto della messa in sicurezza idraulica“, ovvero di un  fine superiore al quale nessuno porterà opporsi, all’idea della mobilità.

La chiave è la necessità di un TPL veloce, e in tal senso ben vengano anche le riduzioni degli autobus e la difficoltà dei cittadini nel muoversi. Questo non farà altro che portare consenso e maggiore pressione per la realizzazione dell’opera, ma riducendo il rischio di critiche sulla qualità della progettazione che favorisce non solo il trasporto pubblico ma soprattutto quello privato. Non era possibile un altro progetto altrettanto efficace per il trasporto pubblico ma meno impattante per l’ambiente e magari capace di riqualificare il tessuto urbano in un senso più umanoIl progetto del TPL presentato prevede l’abbattimento dei cinque ponti, tra cui lo storico Ponte Carrega, e la ricostruzione di solo due ponti a quattro corsie automobilistiche, non viene quindi favorita la mobilità pedonale tra le due sponde (distruzione delle attuali passerelle pedonali senza loro sostituzione) isolando le due sponde che rimarranno fra loro irraggiungibili senza un mezzo di trasporto. Tutto il progetto è pianificato per non intaccare, anzi favorire, la circolazione di mezzi privati. A ben guardare il progetto sembra essere studiato dalla stessa regia che ha mosso la volontà di costruire in Val Bisagno gli enormi centri commerciali, ovvero appartenere a quella volontà assoluta di non sottrarre spazio alla circolazione veicolare privatache anzi deve essere agevolarla, se no ai centri commerciali chi ci va?

Ruzzola

(rampa elicoidale prevista vicino alla rotonda di Ponte Carrega per l’accesso al centro commerciale Coop)

Dunque se verrà approvata la variante del parcheggio in struttura presentata dalla ditta Coopsette per aumentare il numero di posti auto di pertinenza al Bricoman, sarà un ulteriore riprova di questa volontà.

 

(alcune immagini sono tratte dal film metropolis di Fritz Lang)

>> Guarda il film Metropolis <<

>> guarda tutte le foto del progetto in variante <<

Agenda 21 per la Val Bisagno – tutta la liguria a portata di km

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Osservazioni in merito al nulla osta del Sindaco Marco Doria…

Pubblichiamo nota in risposta alle reazioni sul nulla osta del Sindaco Doria per Ponte Carrega inviataci dal Consigliere comunale Giampaolo Malatesta, mossosi in prima persona per l’ottenimento del permesso firmato da Doria.

<<In riferimento alle reazioni apparse, sia sui social network sia sul secolo XIX di oggi, in merito alle vicende del Ponte Carrega vorrei puntualizzare e chiarire alcuni aspetti.

L’Associazione Amici di Pontecarrega, a cui riconosco un forte impegno di approfondimento e lavoro sul quartiere e territorio, ha reagito in modo troppo irrazionale ad una nota di natura giuridico amministrativa sottoscritta dal sindaco. In pochi giorni ( la richiesta è partita il 3 ottobre ed il bando FAI scadeva il 10 ) è stato approfondito il tema, discusso in giunta e affidata la redazione formale di un nulla osta alla segreteria generale e direzioni competenti. La nostra città non può dimenticare che per le recenti alluvioni ci sono state vittime e che sono in corso inchieste della magistratura per accertare competenze e responsabilità. Mi spiace notare che invece che dare atto che il Sindaco ha comunque sottoscritto un nulla osta che era indispensabile per partecipare al bando in quanto il manufatto è di proprietà della Civica Amministrazione, si è invece enfatizzato le premesse di natura giudico amministrativa di sicurezza idraulica disposte anche da altri enti ( come per il Piano di Bacino ) o di progetti preliminari antecedenti alla valorizzazione culturale ( ancorché non monumentale) del ponte che non possono essere superati da un nulla osta ma da atti deliberativi collegiali. Nella nota predisposta dagli uffici tecnici e sottoscritta dal Sindaco è altresì evidenziato che in seguito ad opere come lo scolmatore ( la cui realizzazione è stata riavviata da questa amministrazione ) si potrebbero superare o ricalcolare le prescrizioni imposte. Mi pare che l’approfondimento ed il confronto pacato potevano essere anteposti alla frettolosa polemica mediatica anche per rispetto di chi come me, ma soprattutto del Sindaco che si è adoperato a fornire una risposta comunque positiva in tempi ristretti. Con rispetto e cordialità>>.

Malatesta Gianpaolo Consigliere Comunale

Anteprima progetto Talea (Coop Liguria) sul progetto depositato in Comune

Siamo andati in Comune e abbiamo esaminato la documentazione depositata dal Gruppo Talea e che prossimamente verrà presentata in Municipio. Di seguito esponiamo alcune fotografie dei documenti che abbiamo esaminato.

Abbiamo provato a sovrapporre le dimensioni indicative degli edifici esistenti e quelli in previsione, abbiamo quindi immaginato come potrebbe apparire una ipotetica cartolina…

SalutiDaTalea

InfoCoop

“.. il mercato che ha plasmato la società a sua immagine e somiglianza, deve avere dei limiti, ancorati a principi morali a loro volta fissati sulla base di una discussione pubblica esplicita, trasparente e partecipata.”

“..il mercato non modifica il valore dei beni che vengono scambiati. Questo è vero se sono beni materiali, un frigo o una tv. Ma la cosa cambia quando parliamo di cose immateriali, di beni comuni o del corpo delle persone…” Tratto dal periodico “Consumatori” di luglio – agosto 2013

CoopMorale

>> Scarica qui tutte le immagini << 

 

 

La verità autentica

Un uomo al proprio interno può essere del tutto autentico, perfettamente dedito all’ideale, privo del più piccolo interesse personale, ma tuttavia vivere una vita autentica solo a metà.

Il caso esemplare è il fanatismo, politico o religioso che sia. Qui abbiamo a che fare con veri e propri asceti, nessun dubbio al riguardo, ma dell’idiozia e talora del crimine. Hitler era così.. forse anche Lenin e Stalin, Mao Tze-Tung e Pol Pot… Forse anche i terroristi, rossi o neri che hanno sparato alle spalle di persone per bene e mettevano bombe sui treni e nelle piazze erano così. Persino i mafiosi si chiamano tra loro “uomini d’onore”… Forse anche Roberto Bellarmino, gesuita, cardinale, dichiarato santo e dottore della Chiesa, che fece bruciare vivo Giordano Bruno, perché non aveva abiurato alle sue idee, era così.

Ma l’ideale a cui un uomo è autenticamente fedele, può essere distruttivo per gli altri e una prigione per lui. Può generare aggressività, violenza, superstizione, odio, morte, come di fatto è avvenuto e avviene, e in questo senso si parla letteralmente di – vittime della verità –

La verità autentica, infatti, ha natura relazionale, coincide con il bene comune e con la giustizia, e perciò le idee che intendono rappresentarla si verificano pragmaticamente sulla capacità di produrre bene e giustizia.

L’albero della verità, è stato detto, si riconosce dai suoi frutti…”

(Tratto dal saggio di Vito Mancuso – La vita autentica 2009)   

Riconoscendo al Comune di Genova una rigorosa autenticità nell’applicazione del vigente Piano di Bacino, pubblichiamo di seguito la lettera a firma del Sindaco Marco Doria, riguardante il nulla osta alla presentazione del nostro progetto di restauro di Ponte Carrega.

La nostra domanda è stata presentata al Comune per poter partecipare al concorso promosso dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), per accedere a un finanziamento volto al suo recupero. Ponte Carrega, in qualità di primo luogo del cuore 2012 nella Provincia di Genova, ha diritto di partecipare al concorso e accedere eventualmente al finanziamento per il suo recupero.

Clicca sull’immagine per accedere al documento – Vedere anche il nostro articolo “Perché”

il Comune ha dato il suo nulla osta, come poteva farlo Ponzio Pilato: lavandosene le mani – “.. il Comune non assume alcun impegno in ordine al mantenimento del ponte Carrega..”“..superiori esigenze di tutela della pubblica incolumità”..  e fino a questo punto nulla da obbiettare, anche noi siamo consapevoli che prima viene l’incolumità pubblica e poi il resto.. è l’ultimo inciso che ci ha preoccupato.

“mantenendo altresì una posizione estranea alla procedura in oggetto”. 

Chi finanzierebbe un restauro a un ponte “fuori norma” che il Comune dichiara di non voler adeguare ma piuttosto demolire?  La perdita del finanziamento per il recupero del Ponte, in queste circostanze, è certa.

In fondo anche la Lanterna probabilmente ha qualche problema nei riguardi dell’attuale norma sismica, ma forse, mettendo sempre in primo piano le superiori esigenze di tutela della pubblica incolumità, ci sono soluzioni alternative prima di proporne l’abbattimento.

Grazie comunque a tutti coloro che hanno partecipato, presto la pubblicazione con la lista delle adesioni alla presentazione del progetto di recupero al FAI.

Pontecarrega

 

Domani la presentazione del nostro progetto di restauro di Ponte Carrega

Patrocinio per Ponte Carrega_Fondazione GenoaScade domani il bando del Fai-Fondo Ambiente Italiano su I Luoghi del Cuore d’Italia! Siamo pronti a presentare il nostro progetto tra centinaia di altri progetti in tutta Italia, alla sede centrale del Fai, a Milano.
Dopo aver ricevuto, in estate, la comunicazione di essere rientrati nei progetti finanziabili, la nostra associazione ha cominciato a lavorare sulle Linee Guida del 6°Censimento I Luoghi del Cuore. Abbiamo quindi pensato a un progetto che potesse riportare il Ponte al suo antico splendore con interventi di ripristino dell’antica illuminazione ottocentesca e l’installazione della edicola votiva nel suo posto originario.
Ne abbiamo parlato durante l’estate con il Fai, siamo andati in Soprintendenza e in Comune, abbiamo trovato sponsor e soggetti che ci hanno offerto il loro patrocinio e il loro attestato di partenariato per aderire e sostenere la nostra candidatura. Il progetto vero e proprio passerà invece per l’iter di approvazione della Soprintendenza (con cui abbiamo un nuovo sopralluogo Venerdì mattina).
In attesa di pubblicare il nostro Dossier completo, con tutti gli attestati di partecipazione dei nostri partner, pubblici e privati, genovesi e soprattutto territoriali, pubblichiamo l’adesione della Fondazione Genoa 1893 (http://www.fondazionegenoa.com/), tra i primi soggetti ad aver aderito all’iniziativa.

AREA MOLTINI – Industria di recupero oli usati ?

MoltiniViaLodiAREA MOLTINI
Ora è ufficiale: l’area Moltini è stata rilevata dal gruppo Ricupoil  per una cifra vicino ai due milioni di euro.

E’ pertanto probabile il trasferimento dei mezzi, da Via Laiasso e quelli dislocati provvisoriamente nelle ex officine Guglielmetti, in Via Lodi.

L’ufficio Bonifiche del Comune ha confermato che le opere di bonifica della ex piombifera stanno andando avanti e sono quasi ultimate.

Nascono ora alcune domande:

In Via Lodi c’è la scuola Mazzini Lucarno (elementari, medie, nido e materna), ora rimasta incastrata tra una rimessa di c.a. 300 pullman (rimessa Gavette) da una parte e da una industria di recupero oli usati dall’altra parte.

E’ venuto il momento di affrontare la questione irrisolta dell’impatto ambientale delle sostanze inquinanti in sospensione a causa dei fumi di scarico degli autobus, in sosta nella rimessa con motore acceso in riscaldamento. Quali conseguenze hanno le polveri che tutti i giorni i nostri ragazzi e bambini (0-14 anni) devono respirare e ingoiare nei polmoni per compiere il loro dovere di studenti?. E ‘sufficiente chiudere le finestre?

Il preside precedente aveva fatto molte segnalazioni ma ci risulta tutte cadute nel vuoto.

Nel prossimo consiglio d’istituto questo argomento è stato inserito all’ordine del giorno.

Ma ora quale ulteriore impatto avranno le attività di Ricupoil, anch’esse così vicino alla scuola?

In ultimo non dimentichiamo il problema, ovviamente “sentimentale“, sulla perdita dei significati del paesaggio che i nostri bambini dovranno affrontare ogni volta che guarderanno dalla finestra. Con la prossima costruzione dell’albergo di Talea (gruppo Coop Liguria) è previsto un edificio alto 35 metri e lungo 45. L’edificio è collocato sopra uno “zoccolo” alto come la massima altezza delle volte della rimessa attuale, nel quale verrà collocato un grande parcheggio di pertinenza e di interscambio, con sotto una grande galleria di vendita. La struttura è collocata difronte alla scuola, sulla sponda sinistra del Bisagno e quasi certamente ostruirà la vista della collina della Chiesa di S. Michele perdendo completamente il senso del luogo, già oggi seriamente compromesso dall’impatto del vicino “ecomostro”, visibile anche se è lo scheletro della struttura è a circa metà della sua lunghezza di costruzione (vedi articoli precedenti).

Tra gli scarichi di fumo, tra i rumori delle auto-spurgo, le code di autoveicoli ai centri commerciali, e senza più il significato del paesaggio, a quali slanci vitali potrà aspirare lo spirito dei nostri figli? Forse aspirerà ai giardinetti sopra lo zoccolo del vicino centro commerciale, ma anch’essi sono incastrati tra un parcheggio di pertinenza e uno di interscambio (dall’auto al carrello), che sarà pagato quasi certamente da noi, come scorporo dagli oneri di urbanizzazione. Per non parlare della rampa a doppia elica per l’accesso al tetto- parcheggio che sarà collocata in prossimità di una rotonda che deve essere già allargata di oltre tre metri, ancor prima di essere realizzata, perché il progetto è già superato con l’aumento dei veicoli previsti dall’apertura congiunta dei due centri commerciali in costruzione.

Tutto questo è certame legale, sono diritti acquisiti di chi ha comprato, a causa di chi li ha concessi.

Chi ha comprato lo ha fatto partecipando a una gara pubblica offrendo uno sproposito, e per quale motivo? si temeva un concorrente?

Cercheremo di capire insieme se tutto questo, oltre a essere legale è anche etico. Non tutto ciò che è legale è anche giusto, occorre capire se in tutta questa strategia di riqualificazione è stato messo al centro “l’uomo” o la logica delle “cose“.  Abituati a vendere, si rischia di vendere anche l’uomo, fino a raggiungere estreme conseguenze.

“- Adesso bisogna ricostruire tutto

E una donna aggiunse:

- Non c’era altro da fare, visto che le cose eravamo noi.

Gli uomini non saranno mai più rimessi al posto delle cose.”

 Tratto da “Oggetto quasi” di José Saramago – premio Nobel per la letteratura 1998 

Oggi l’incontro con la responsabile Protezione Civile di Genova Monica Bocchiardo. Nasce una collaborazione per Piazza Adriatico e Pontecarrega

Oggi abbiamo partecipato ad una tavola rotonda con la dirigente della Protezione Civile di Genova, dott.ssa Monica Bocchiardo, con Corrado Ragucci (Gestione emergenze) e Marina Morando(Fondazione Cima). Abbiamo concordato i contenuti del loro intervento al Convegno di Novembre. Inoltre si è concordato di attivare un percorso informativo e partecipato con la popolazione di Pontecarrega e Piazza Adriatico sulla gestione delle allerte, percorso che porteremo avanti a partire dal mese di Novembre. Un grande obiettivo che ci eravamo prefigurati e prefissati da mesi, fin dalla nostra prima visita alla Fondazione Cima di Savona, tanto da spingerci a chiederlo pubblicamente al Sindaco.

S.U. 294/13 – Gruppo Talea – Variante al PUC

Indichiamo di seguito il link dove trovare la variante al PUC presentata dal gruppo Talea per le Ex-Officine Guglielmetti.

http://suapgeinternet.comune.genova.it/comunege/Suip/Istanze%20Conferenza%20di%20servizi%20in%20variante/istanza%20SU294-2013.pdf

 

Anteprima convegno sul dissesto idrogeologico organizzato dal WWF


In questa pagina prossimamente troverete tutto il materiale sul prossimo convegno che stiamo organizzando con il WWF relativo al dissesto idrogeologico

WWFLOGO Politecnico

Una notizia che ci riempie di grande soddisfazione per il lavoro svolto fino ad oggi: il convegno di novembre ha ricevuto il Patrocinio della Fondazione Politecnico di Milano

Nel percorso di avvicinamento al Convegno sul dissesto idrogeologico dell’ 8 e 9 novembre, oggi abbiamo incontrato il professor Giorgio Roth, neodirettore del dipartimento del Dicca dell’Università di Genova. Abbiamo parlato con lui del programma del convegno ma anche di Ponte Carrega (situazione molto seguita dal professor Roth) e dello scolmatore del Fereggiano, di recupero dei versanti. E’ stimolante poter imparare qualcosa di nuovo e confrontarsi con i maggior esperti del settore del dissesto idrogeologico. Non c’è modo migliore per avvicinarsi al Convegno!
http://www.dicca.unige.it/ita/info/staff/persone/GiorgioRoth.php

Pulizia di alcune tombe monumentali a Staglieno

Alcuni membri della nostra associazione stanno eseguendo periodicamente lavori di pulizia presso le tombe monumentali del Cimitero di Staglieno.

Adoro passeggiare nei vialoni alberati del cimitero di Staglieno, osservare con il naso all’insu’ le sue meraviglie e ascoltare il silenzio, sempre molto agognato da me. Partecipando a spettacoli e visite guidate ho anche scoperto piccoli, ma interessanti aneddoti. Nel contempo ho visto lo stato in cui versa, l’abbandono, l’incuria e l’assoluta mancanza di manutenzione; ne ho discusso e “mugugnato” a lungo fino a prendere la decisione di intervenire personalmente, ho coinvolto mio marito a lavorare e ripulire le tombe da erba, arbusti e spine collaborando concretamente con l’associazione Onlus per Staglieno radicata da molto tempo all’interno del cimitero

I nostri primi interventi sono stati al boschetto irregolare, di seguito potete vedere il nostro faticoso ma soddisfacente lavoro.

Gli amici di ponte Carrega sono anche questo.

Susanna

Ecco i primi lavori eseguiti l’estate scorsa… clicca sull’immagine per vedere la galleria fotografica

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