G.B.Celesia

 

Ieri pomeriggio, 11 giugno 2013, tra le pagine di un libro di fine settecento, è riemerso dall’oblio della storia un eccezionale documento inedito risalente al 1793, epoca nella quale erano in corso i lavori per la costruzione di Ponte Carrega.

Autore del ritrovamento è il nostro socio Mauro Pirovano, il quale, intento a studiare l’Archivio Storico della Confraternita del SS. Sacramento e Santa Maria di Terpi si è imbattuto in un carteggio autografo di uno dei cosiddetti Custodi del Ponte, Giovanni Battista Celesia.

Il testo in questione, che sveliamo in anteprima, in attesa di essere esposto e meglio contestualizzato dallo stesso Mauro Pirovano, riporta le seguenti parole:

<<20 luglio 1793,

io sottoscritto dico di avere ricevuto dal Sig. Reverendo Sig. prete don Lorenzo Nassi Lire trecento trenta per calcina provvista per la fabricha dell ponte che sarà il saldo n° 79 (?)…………… d’ogni somma dico lire 330.

in fede Gio Batta Celesia >>

Si tratta di un foglio autografo in cui G.B. Celesia asserisce di aver ricevuto lire 330 dall’allora curato di Montesignano Don Nassi per la calce da destinarsi alla costruzione del ponte. Il fatto che il foglietto sia stato trovato nell’archivio della Confraternita conferma perciò che l’opera venne realizzata con il contributo di privati,e, in questo caso, della Confraternita di Montesignano.

Sulla figura di Giovanni Battista Celesia, uno dei trentasei membri eletti nell’Assemblea del Popolo il 15 dicembre 1746 a seguito della rivolta di Portoria del 5 dicembre, emerge un dubbio legato all’età che questi poteva avere nel 1793, cinquanta anni dopo la rivolta del Balilla, considerato il fatto che Giovanni Battista era il padre del ben più noto Pietro Paolo Celesia , letterato e uomo politico di prim’ordine nel panorama genovese degli ultimi decenni del ‘700, venuto alla luce nel 1732. Nella migliore delle ipotesi, nel caso in cui Pietro Paolo fosse nato quando suo padre avesse avuto solo 20 anni, bisognerebbe arretrare la data di nascita del nostro Giovanni Battista al 1712. Nel 1793 questi avrebbe pertanto avuto 81 anni, forse troppi per una carica pubblica di tale rilievo (Il custode del ponte rappresentava gli interessi della Repubblica di Genova nella costruzione dell’opera pubblica). Potrebbe essere quindi un caso di omonimia con un Giovanni Battista Celesia ben più giovane? Oppure si tratta proprio di uno dei membri dell’Assemblea popolare del 1746 che si era adoperato attivamente per mantenere la migliore intesa tra l’organo del popolo insorto e il vecchio apparato oligarchico?